NetApp: vietato saltare gli step nel percorso cloud

A meno di essere una start up. La gestione dell’It come servizio impone razionalizzazione e consolidamento. Ovviamente anche dello storage. Ne parliamo con Antonio Lupo.

I datacenter in target per NetApp sono tutti quelli di chi hanno deciso di utilizzare uno storage esterno al server. La definizione è di Antonio Lupo, direttore marketing di NetApp Italia, che specifica: «una soluzione che, rispetto al disco interno, porta una serie di vantaggi in termini di affidabilità, scalabilità e gestione centralizzata. Ovviamente ci sono poi i data center con migliaia di server e con centinaia di Tb, ma questi sono poche decine nel nostro paese».

Quindi a chi si rivolge NetApp per parlare di datacenter?

In primis il mercato delle telecomunicazioni, con le sue molteplici sfaccettature, e i service provider che offrono servizi cloud. Costoro possono apprezzare e valorizzare al meglio le funzionalità avanzate dei nostri sistemi, che consentono una elevata efficienza operativa e gestionale, unita alla security multi tenancy, una funzionalità indispensabile per gli ambienti condivisi e cloud. Abbiamo comunque un’offerta granulare e soprattutto unified, multiprotocollo, che consente scalabilità sia alle Pmi che alle grandi aziende.

Oggi quali competenze professionali devono avere le aziende nel datacenter per fare private cloud?

Una doverosa premessa è indubbiamente la mappatura dei processi It, per poi pensare all’applicazione dei principi fondamentali del cloud. Dopo aver mappato i processi è importante ragionare su quattro direzioni: Service Catalog, Automation, Service Analytics e Self Service. Con le nostre soluzioni software OnCommand facciamo gestire al meglio queste quattro componenti, gestendo l’It come un vero servizio.

Qual é la tecnologia o la soluzione su cui il responsabile del datacenter deve pensare a investire nel breve periodo?

Il passaggio al cloud è un percorso e ogni azienda non può pensare di saltare alcuni step, a meno che non sia una start up. La maggior parte delle aziende ha ancora i silos applicativi con infrastruttura storage e server dedicata, e in tal caso la virtualizzazione dei server e dello storage è sicuramente il primo passo. Con la consolidation, poi, si può pensare a proseguire con il cloud.

Si può abbinare al datacenter una misurazione di Roi?

Si deve poter misurare il ritorno degli investimenti, la riduzione dei budget It è un dato di fatto e i Cio chiedono sempre di più di investire in maniera chirurgica sulle iniziative che più si avvicinano a supportare il business aziendale, quindi il Roi è fondamentale. NetApp a questo avviso ha avviato una nuova business unit NetApp Capital Solution che supporta i clienti nella misurazione del Roi e per identificare il modello di investimento più coerente con la situazione finanziaria del cliente eventualmente anche supportandolo con un modello di Storage on demand.

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