Net neutrality, dubbi di costituzionalità

net neutralityLa net neutrality potrebbe essere anticostituzionale, almeno negli Stati Uniti. E’ quanto affermano alcuni, che ritengono essa violi il primo emendamento della Costituzione statunitense. L’operazione avrebbe un effetto molto forte su scala mondiale.
Già attraverso l’annuncio del DotCom Act, avvenuto in giugno, il Governo Usa aveva fatto una prima mossa, dichiarando di voler lasciare il potere oggi dell’Icann nelle mani della comunità internazionale nel 2016, ma la successiva lettera di alcuni senatori ricordava che solo il Congresso può alienare proprietà statunitensi. Già questo potrebbe essere l’inizio d’una disputa molto lunga.

Modificare la gestione di Internet potrebbe essere ancora più complesso, dato che riguarda anche un altro punto: la Net Neutrality. Negli States la norma è attiva dal 12 giugno -ed ha già avuto le prime richieste di applicazione- ma potrebbe essere ribaltata. L’applicazione di questo principio richiede l’assenza di filtri alla comunicazione su internet: tutti i contenuti devono essere fruibili alla stessa velocità e non è possibile dare maggiori capacità ad una risorsa specifica.

Orbene, dei principi sanciti tanti anni fa sono ancora la base del diritto e dell’applicazione delle norme conseguenti. In particolare, il Primo Emendamento alla Costituzione statunitense proibisce l’approvazione di leggi che impedisca il libero esercizio della religione, limiti la libertà di parola, di stampa o di assemblea; garantisce inoltre il diritto di appellarsi al Governo per correggere i torti.
Ma secondo alcuni il libero esercizio della parola equivale al libero esercizio di Internet, e tale scelta spetterebbe anche agli internet provider. Secondo i giuristi della Fcc, che opera secondo i dettati del Governo e di Obama, i provider non possono fare questo tipo di scelta. Secondo i provider, invece, anche essi possono scegliere liberamente dove fare la voce grossa e dove no.

La Costituzione statunitense si compone di 7 articoli e 27 emendamenti, dei quali i primi dieci – che vanno sotto il nome di Bill of Rights- furono varati nei primi due anni di applicabilità, tra il 1789 e il 1791. Dal 1791 sono stati aggiunti altri 17 emendamenti.

Se la Net Neutrality non fosse applicabile in Usa, c’è da chiedersi se potrebbe essere applicata altrove.

 

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