Nelle Pmi europee il cloud è ormai di casa

Un’indagine pubblicata da VmWare rivela che le aziende che hanno già adottato la virtualizzazione trasferiscono “nella nuvola” la propria infrastruttura IT con un tasso doppio rispetto a quelle non virtualizzate. E l’Italia è in linea con la tendenza globale.

Oltre il 60% delle piccole e medie imprese europee, e il 56% di quelle
italiane, ha già trasferito parte della propria infrastruttura o delle proprie
applicazioni sul cloud. Lo dicono i risultati di uno studio pubblicato da VMware
e condotto da Dynamic
Markets, che ha analizzato il grado di adozione del cloud computing presso le Pmi continentali
e che ha coinvolto 1.616 decision-maker IT di otto Paesi (Francia, Germania,
Italia, Olanda, Polonia, Russia, Spagna e Regno Unito),

In particolare, lo studio ha messo in evidenza un legame diretto tra la
virtualizzazione e l’inclinazione dell’impresa ad adottare il cloud computing; le
aziende che hanno già adottato la virtualizzazione hanno trasferito nel cloud la
propria infrastruttura IT con un tasso doppio rispetto a quelle non
virtualizzate. Nel dettaglio, il 79% delle aziende europee, e il 69% di quelle
italiane, che possiedono un’infrastruttura IT virtualizzata ha già trasferito
sul cloud almeno parte dell’infrastruttura o delle applicazioni, mentre la
percentuale scende all’8% nel caso delle aziende che non utilizzano ancora la virtualizzazione
(in Italia sono il 9%).

Il 73% delle Pmi europee ha virtualizzato parte della propria
infrastruttura tecnologica, mentre nel nostro Paese la percentuale è del 77%

L’86% delle aziende che si avvalgono del cloud concorda nell’affermare che
la virtualizzazione ha contribuito a semplificare il deployment del cloud
stesso. Dato che si attesta al 71% nel caso del nostro Paese.

Delle imprese europee che hanno trasferito sul cloud parte della loro
infrastruttura IT, il 56% ha spostato le risorse di archiviazione, rendendo lo
storage l’elemento più comune dell’infrastruttura a essere portato sul cloud.
Al contrario, le risorse di calcolo (33%) e il desktop computing (27%) sono gli
aspetti al momento meno investiti dal passaggio al cloud. Se si esamina il
segmento delle applicazioni, emerge invece che email e programmi per l’ufficio
sono quelli più frequentemente trasferite sul cloud (rispettivamente dal 61% e
dal 45% delle imprese che usano il cloud).

Nella maggior parte dei casi, la ragione iniziale per la scelta del cloud
resta un’ulteriore riduzione dei costi, che si aggiunge a quella già ottenuta
con la virtualizzazione sia in termini di hardware sia di manutenzione. Un
quarto delle imprese (25%) ha tuttavia riferito che la virtualizzazione ha
permesso anche di semplificare il deployment di nuove applicazioni e nuovi
servizi. Una percentuale equivalente (26%) afferma lo stesso per il cloud
computing a dimostrare che, se da un lato la prima motivazione che spinge le
aziende a migrare verso il cloud è costituita dagli immediati benefici in
termini di efficienza, dall’altro le società si rendono presto conto che i
vantaggi continuano anche dopo l’implementazione in termini di flessibilità.

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