Nella privacy gli italiani sono più diffidenti che attenti

Un sondaggio commissionato da Mag News a Human Highway analizza la disponibilità degli italiani a comunicare i propri dati in rete.

Gli Italiani sono molto attenti alla propria privacy online. Questo è quanto emerge dal sondaggio, commissionato da Mag News, su un campione di 23mila navigatori abituali che si connettono in rete almeno una volta a settimana.

Dall’indagine risulta che i dati raccolti sul web attraverso moduli-form non sono percepiti negativamente fino a quando non si richiedono dati più specifici, legati alla sfera economica e reddituale dell’utente (i tassi di abbandono in questi casi raggiungono il 57%). Solo il 10% del campione ammette di rinunciare a iscriversi su siti in cui è chiesto di indicare il sesso.

Interessante è l’atteggiamento degli Italiani nei confronti dello spamming. Solo il 3 % ammette di non esserne mai stato coinvolto, mentre l’80% ammette di aver protestato almeno una volta con il mittente di messaggi non richiesti. (un terzo degli utenti si è addirittura rivolto al Garante della Privacy).

Emerge diffidenza verso i pagamenti online, il 50% degli intervistati, riconosce, infatti, di temere l’utilizzo della carta di credito mentre, appare buona, la conoscenza della Legge sulla Privacy, conosciuta dai due terzi del campione, molto sensibile, per quanto riguarda la tutela del privato dei minori.

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