Nel ciclo It il system management non è occasionale

Windows 7 è ancora al centro delle migrazioni. E alle porte c’è il Byod. Serve un sistema di gestione che tratti di utenti e dispositivi. Ne parliamo con Filippo Latona e Marco Mozzi di Landesk.

Filippo Latona, territory manager italiano di Landesk da febbraio, spiega il rinnovamento della filiale nazionale, che è una struttura a supporto del business e del canale, come un «ricambio generazionale», necessario a seguito del cambio di proprietà di due anni fa.

Gli utenti di Landesk sono tipicamente enterprise, anche sotto i 500 nodi. Da parte loro nel primo semestre dell’anno sono arrivati segnali di grande interesse per il system management, «le aziende sono sì orientate al risparmio, ma senza lo fanno senza rimettere in discussione i rinnovi. Abbiamo un hit rate oltre il 90%. È un periodo di investimenti non facili, ma la soluzione del system management è di importanza primaria, per attività di migrazione a Windows 7 e alla mobilità».

Migrazioni in atto
Si parla ancora Windows 7?
«Assolutamente sì, le aziende stanno migrando, molte hanno in programma l’attività anche per il primo semestre 2013».

Lo conferma Marco Mozzi, sales engineer di Landesk: «sul campo trovoiamo una situazione diversificata. C’è chi ha già affrontato la migrazione senza il system management e ci sono tematiche relative alle applicazioni. Noi diciamo di migrare gestendo il dispositivo, mirando al controllo dell’intero processo, quindi con le applicazioni e la virtualizzazione abbinata».

In materia di system management si deve parlare anche di ciclo di vita dell’applicazione, gestione di asset riutilizzabili. «La nostra suite consente di farlo – dice Latona -. Benché il mercato ci conosca, bisogna sempre spendere parole su cosa fa una soluzione di system management. I clienti non conoscono completamente le funzionalitá. Specie chi in azienda non ne ha nemmeno traccia».

Come evolve il quadro dell’offerta?
«È in evoluzione. La soluzione del system management è validaanche per outsourcing e al tempo stetsso per controllare chi fornisce servizi di outsourcing, perchè è un cruscotto che abilita il controllo Sla».
Lo ribadisce Mozzi: «copre l’esigenza del controllo operativo. Anche con il modello as a service. Uno strumento che facilita automazione dei processi di provisioning».
A chi va in mano? «A It manager, a service manager, ma anche a personale interno delegato».

Dispositivi e utenti mobili
L’emergente mobility complica il quadro dell’asset management?
« – dice Latona – e con l’acquisizione di Wavelink procediamo nella direzione della sua semplificazione in modo integrato. Non si tratta di gestire il solo dispositivo, ma anche gli utenti di business, del processo di produzione. Si estende il discorso dalla gestione dell’asset, alla mobility per tutti in processi».

Rafforza il concetto Mozzi: «all’inizio la mobility è stata affrontata da tutti come fastidio. Introdotta in forma indiretta, l’It ha dovuto trovare una pezza. Non sono stati valutati i criteri di accesso, la security, la compliance. I nostri strumenti tracciano una via per la gestione. Adesso ci si inizia a spostare un gradino sopra, quello del Byod, che vuol dire dispositivo unico, privato e di business. Non si fa piu gestione asset, ma gestione utente. Si impostano criteri di accesso legati al dispositivo che è in uso. Si fa la mappa dei dispositivi e li si abbina a utenti a seconda del profilo».
Una matrice, insomma, con cui fare uno sforzo di razionalizzazione che paga alla lunga.

Il ruolo dei partner

Da quest’anno Landesk ha stretto un accordo con Hp, che usa la sua soluzione per il system management sui propri prodotti. «Importante – dice Latona – perché ci apre la porta ai clienti Hp. Siamo a buon punto della fase di implementazione, come di dicono i report periodici sullo stato di integrazione».

Il canale di Landesk è a un livello. In totale una decina di partner, come Netcomm per la consulenza, o Npo, per le operazioni a grandi numeri da corporale dealer.

Allo studio c’è anche l’alleanza con un provider che faccia system management as a service dall’Italia.

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