Nel 2009 è crollo delle offerte di lavoro qualificato

L’indagine Isfol relativa ai primi sei mesi dello scorso anno evidenzia un calo del 55% nel numero di inserzioni sui quotidiani

Riguardano solo la prima metà dello scorso anno ma molto probabilmente sono rappresentativi dell’intera annata passata e, quindi, stigmatizzano bene la crisi che ha investito il nostro Paese: sono i dati dell’indagine Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) sulla ricerca di lavoro qualificato attraverso le inserzioni sui quotidiani, le cosiddette inserzioni “a modulo”, che evidenziano per il primo semestre 2009 un crollo generale delle inserzioni del 54, 7% rispetto ai primi sei mesi del 2008. Il numero degli annunci sui quotidiani è infatti passato da 70.319 a 31.841, con una “distruzione” di quasi 38.500 richieste di lavoro. In flessione particolarmente marcata gli annunci nei settori tessile e affini, nell’industria metalmeccanica, ma anche nel credito e assicurazione, tutti caratterizzati da percentuali inferiori del 70-80% rispetto al 2008.

Nelle prime posizioni del Barometro delle professioni dell’indagine vi sono le tradizionali professioni inerenti la vendita: agente (2.231 annunci, -16% rispetto al 2008), venditore (1.532, -60%), agente vendita (723 inserzioni, -45,8%), agente monomandatario (522 annunci, -43,6%). Si tratta, osserva il rapporto Isfol, di professioni dove l’azienda non si addossa direttamente il costo del dipendente che è remunerato a provvigione. Tra le prime dieci occupazioni solo l’operatore di call center, con 482 inserzioni, ha registrato una crescita (+35,8) nel primo semestre 2009. Si tratta, non a caso, di una figura simbolo del lavoro precario che ha conosciuto uno sviluppo significativo proprio negli ultimi anni.
Anche il valore commerciale medio delle inserzioni a modulo ha fatto registrare un netto calo (-19%), passando dai 429 euro del primo semestre 2008 ai 350 dello stesso periodo 2009. La figura professionale cui è legato l’annuncio medio più costoso è quella del manager: 1.233 euro, comunque meno della metà rispetto ai 2.500 euro di un anno prima.

In questa edizione dello studio Isfol ha analizzato per la prima volta anche il settore interinale, mediante un monitoraggio sugli annunci pubblicati dalle società di somministrazione del personale nel primo semestre del 2009. E qui è emerso un dato decisamente particolare: a fronte del dimezzamento delle inserzioni interinali (-48,4%) a livello nazionale (in linea quindi con il dato generale), il Nord Est ha registrato un boom (+366%) di questo tipo di annunci, quasi totalmente riferiti a professionalità legate alla produzione (quattro occupazioni nelle prime cinque posizioni). E’ evidente che per quest’area d’Italia ha inciso, oltre alla tipologia di imprese presenti sul territorio, anche la maggiore propensione alla non assunzione diretta. In generale, comunque, in tutto il Paese le richieste nel settore interinale hanno predominato le figure inerenti la produzione: al primo posto figura infatti l’operaio (596 annunci, -79% sul 2008), al terzo l’operaio qualificato (337 inserzioni, -46%), al sesto il saldatore.

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