Nel 2005 scaricati legalmente 420 milioni di brani musicali

Secondo Ifpi, si tratta di un numero 20 volte superiore a quello registrato nel 2003, che ha portato il fatturato a crescere di tre volte rispetto al 2004. Oggi il giro d’affari legato all’online rappresenta il 6% del globale. E per il 2006 le previsioni indicano un’altra crescita vertiginosa

Nonostante il P2P illegale sembri ancora ben lungi
dall’esssere sconfitto, le major e gli operatori del settore non possono non
dirsi soddisfatti del fatturato generato dal download di musica lo scorso anno.
Si parla di un incremento di quasi tre volte rispetto al 2004, circa 911 milioni
di euro contro 315 milioni.


Secondo i dati registrati da Ifpi (International Federation of the
Phonographic Industry), organizzazione no profit di cui fanno parte 1450 società
e associazioni in 75 paesi ne mondo, nel 2005 sono stati scaricati legalmente da
Internet oltre 420 milioni di brani musicali. Un risultato strepitoso, se si
considera che nel 2003 i download furono  “solo” 21 milioni. Questa
crescita ha portato il business legato all’online a rappresentare oggi il 6% del
giro d’affari globale della musica mondiale, contro un valore percentuale di due
anni fa prossimo allo zero. Ma ha portato anche gli operatori a rendere
disponibili nel 2005 a 2 milioni di brani scaricabili legalmente, raddoppiando
in pratica il numero rispetto al 2003.


E i segnali registrati da Ifpi per il corrente anno lasciano intendere che
anche nel 2006 il mercato dovrebbe mettere a segno un aumento considerevole. A
ottenere questo risultato dovrebbe poter contribuire in modo significativo la
telefonia mobile: infatti, se si considera che i telefonini sono diventati dei
veri player solo lo scorso anno, si può affermare che in 12 mesi la musica
scaricata sul cellulare si è conquistata il 40% del mercato globale.


A rafforzare questa tesi giungono i dati del Giappone, che è un Paese in cui
la telefonia mobile è particolarmente sviluppata: nella terra del Sol Levante il
96% del fatturato di tutta la musica digitale (circa 174 milioni di euro)
venduta nel primo trimestre 2005 è dovuto ai telefonini.


D’altra parte, dallo scorso anno è anche più facile scaricare la musica,
visto che il numero di negozi online è cresciuto dai 50 del 2004 ai 335 del
2005, con la presenza per la prima volta di realtà locali anche in Argentina e
in Cina.


Si diceva della pirateria. Ifpi sostiene che, dati alla mano, è un fenomeno
che avrebbe imboccato la china definitiva. Lo proverebbe il fatto che l’uso
della banda larga è cresciuto a livello mondiale del 26% mentre il P2P illegale
non ha mostrato significativi aumenti. A rafforzare ulteriormente la sua tesi,
Ifpi fa anche notare che in paesi come la Germania e l’Inghilterra cresce in
modo significativo il numero di utenti che passano dal download illegale dei
file all’acquisto presso i negozi online. In questo senso però non sono stati
forniti dati precisi.

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