Nel 2003 la riscossa di Motorola

Dopo essere tornata al profitto nel terzo trimestre scorso dopo 6 quarter consecutivi in rosso, il vendor statunitense annuncia l’intenzione di tornare all’utile in ogni business unit e di non farsi scavalcare da Samsung nella classifica produttori

8 gennaio 2003 Dopo due anni non certo entusiasmanti il mercato dei telefoni cellulari sembra voler tornare a crescere. E che l’anno appena apertosi sia quello della ripresa ne è convinta Motorola, numero due nella classifica mondiale dei produttori di terminali che, per i prossimi 12 mesi, stima un incremento del mercato compreso fra l’8 e il 10%. Basti pensare che lo stesso Mike Zafirovski, Chief Operating Officer di Motorola, avrebbe fatto sapere che nel 2003 ogni singola divisione del colosso statunitense – da quella che produce semiconduttori a quella dedicata alle infrastrutture wireless – intende tornare a mietere profitti. Il tutto dopo un’aggressiva politica di riduzioni dei costi approntata quasi due anni e mezzo fa dal colosso statunitense e costata il posto a un ingente numero di dipendenti. E le premesse per la ripresa ci sarebbero tutte, visti i risultati finanziari registrati dal vendor nello scorso terzo trimestre, tornato al profitto dopo sei quarter consecutivi in perdita, anche se i guadagni stimati per l’ultimo quarter sono stati ridimensionati da 14 centesimi per azione a 10.

Intanto, per il 2002 le stime di vendita di Motorola parlano di 390 milioni di dispositivi telefonici venduti, in linea con le previsioni della finlandese Nokia, al primo posto nella classifica mondiale dei produttori. Tuttavia, stando agli analisti, la ripresa o meno del mercato di riferimento non è l’unico scoglio da superare per Motorola, che da un po’ di tempo a questa parte deve vedersela con competitor agguerriti come la Sud coreana Samsung Electronics salita, proprio lo scorso anno, sul podio dei primi tre produttori alle spalle di Motorola e Nokia. Sue sono, infatti, il 10% delle vendite di handset registrate a livello mondiale grazie all’introduzione sul mercato di innovativi modelli dotati di display a colori. La risposta di Motorola al ‘pericolo’ proveniente da Oriente? Ristabilire la leadership nel mercato statunitense, «cosa che avverrà presto» – assicura Zafirovski. Nel frattempo Siemens, che ha in piedi un accordo con Motorola per le licenze di terza generazione, avrebbe fatto sapere di essere in trattative per una possibile cooperazione anche sul piano delle infrastrutture. Ma per il momento l’attenzione di Motorola è, e resta, dichiaratamente solo su business profittevoli.

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