Nei datacenter Sap si migra da Unix a Linux

Realtech Italia e Novell fanno il punto su un fenomeno in evoluzione e in cui sono protagoniste le architetture x64.

La ricerca “La tendenza di migrazione da Unix a Linux nei data center Sap” realizzata da Realtech Italia e Novell è giunta alla seconda edizione.

Le due aziende hanno approfondito l’oservazione del fenomeno mettendo a confronto alcune delle previsioni formulate nel 2008 con ciò che realmente è accaduto e dimostrando come molte tendenze individuate si siano dimostrate valide.

Lo studio conferma la tesi secondo cui su tre migrazioni Sap a Linux, più di due provengono da Unix.

Le motivazioni principali alla base del trend di migrazione derivano dal fattore costo, seguito dall’elevata affinità tra Linux e i sistemi operativi attualmente a disposizione, oltre all’affidabilità, alla sicurezza e al forte incremento delle prestazioni.

L’analisi dedica attenzione anche al ruolo delle prestazioni e alle ragioni per le quali oggi le Cpu x64 sono pronte a sostenere quasi qualsiasi carico di lavoro Sap. Per lo studio non esiste ancora un’architettura di Cpu che possa soppiantare la famiglia x64 nella corsa alla riduzione dei costi in rapporto alle prestazioni e dimostra che Linux ha un vantaggio intrinseco su Unix per il fatto di rappresentare la piattaforma di sviluppo di riferimento per Sap.

Nella decisione di migrazione a Linux anche il green It e gli aspetti ambientali hanno un peso maggiore nella pianificazione e implementazione dei datacenter.

E per quanto riguarda la virtualizzazione lo studio analizza da quali punti di vista i clienti Sap dovrebbero prenderne in considerazione l’uso.

Riporta una nota di Realtech che secondo l’Ad della società, Joerg Kayser, non esiste ancora un’architettura di Cpu che permetta un Roi più veloce, e per questo pare che x64 possa diventare la prima architettura per l’Erp, con il dominio di Intel. E a fronte di questa evoluzione Linux potrebbe anche diventare il principale sistema operativo di back-end nei datacenter.

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