APC Edge Computing

Il negozio del futuro è connesso e intelligente e l’elemento chiave di questa evoluzione è l’edge computing.

È questa la convinzione di Schneider Electric, la cui divisione IT è nata dall’acquisizione di APC avvenuta nel 2007. La rivoluzione dell’e-commerce ha inevitabilmente avuto ripercussioni anche sul commercio tradizionale.

I retailer più lungimiranti si sono rinnovati e hanno modificato e adattato le loro strategie alle nuove abitudini dei consumatori.

Gli acquisti on line mettono una notevole pressione sui rivenditori al dettaglio. Questi devono dunque trovare nuovi modi per attirare i possibili acquirenti nei propri negozi. Alcuni di questi metodi sono già realtà: vanno nella direzione di offrire un più facile accesso all’acquisto e alle informazioni. Ad esempio, attraverso installazioni di digital signage concepite per attirare l’attenzione degli acquirenti su prodotti e promozioni.

Internet of Things per il retail

I cambiamenti, però, non sono ancora terminati, tutt’altro. L’Internet of Things sta creando ulteriori opportunità di innovazione per i negozi fisici. I punti vendita che intraprendono la trasformazione digitale per sfruttare la tecnologia IoT possono ottenere tre tipi di vantaggi. Il primo è il miglioramento dell’esperienza del cliente sia online che in negozio. Il secondo è nell’ottimizzazione della catena di approvvigionamento. Ultimo ma non meno importante: lo sviluppo di nuove opportunità di profitto.

Si tratta di una trasformazione che richiede una pianificazione accurata e un’implementazione attenta. E richiede tecnologie che, per essere sfruttate al meglio, implicano l’investimento nell’edge computing. Questa piattaforma tecnologica avvicina l’analitica e l’elaborazione alle “cose” nell’IoT e alle persone che le utilizzano.

Grazie all’avvento dello shopping online, i consumatori sono più informati e più esigenti quando entrano in un negozio. Non vogliono aspettare davanti a un monitor del computer che carica lentamente, per ottenere le informazioni di cui hanno bisogno. L’accesso alle informazioni deve essere immediato e accurato, altrimenti l’adozione delle tecnologie rischia di trasformarsi in un boomerang. L’obiettivo finale deve essere dunque il seguente. Rendere lo shopping in negozio il più vicino possibile alla praticità e all’intuitività dello shopping online.

APC

In questo senso l’edge computing è la tecnologia che meglio consente questo tipo di trasformazione da parte dei retailer. Ciò avviene grazie alla capacità di elaborazione dei dati in tempo reale, a livello di edge. Cioè distribuendo i carichi di calcolo più vicino ai dispositivi come smartphone, tablet, telecamere, pos o sensori. E con la conseguente riduzione della latenza, è possibile migliorare diversi aspetti della propria attività. Quali la gestione delle scorte, i tempi di attesa per la verifica e l’efficienza complessiva dell’elaborazione di acquisti e resi.

Il negozio del futuro

Schneider Electric immagina in questo modo un cliente che entra in un negozio fisico del (prossimo) futuro con il suo smartphone. Grazie alla registrazione Wi-Fi, riceve messaggi di promozioni e nuovi prodotti. Nel frattempo, le telecamere di riconoscimento facciale identificano l’acquirente, attivando ulteriori soluzioni per visualizzare gli elementi di possibile interesse. Per ottenere ulteriori risposte sarà sufficiente puntare il proprio telefono sui codici a barre dei prodotti. Nel back-end, il rivenditore potrà avvalersi di sistemi intelligenti per gestire l’inventario. Oltre che per garantire che le linee di pagamento siano debitamente gestite per ridurre al minimo i tempi di attesa.

Alcune di queste tecnologie sono già disponibili. Il prossimo passo sarà quello di far lavorare tutto insieme per offrire un’esperienza d’acquisto capace di richiamare ancora i clienti. E per fare questo ci sarà bisogno di tutta la potenza, la velocità e la flessibilità dell’edge computing.

I Micro Data Center

Un ruolo chiave di questa trasformazione può essere giocato dai Micro Data Center. In particolare per tutti quei settori in cui sia necessario condividere e analizzare quantità crescenti di dati. Proprio come nella vendita al dettaglio. Da un punto di vista tecnologico, si tratta essenzialmente di un data center “plug and play”. Il che lo rende ideale per cloud privati e sistemi IT convergenti. Se un’impresa ha la necessità di ridurre la latenza delle proprie applicazioni, aggiungere capacità rapidamente, abilitare la gestione continua e sicura o aumentare l’affidabilità, allora è doveroso considerare l’opzione di dotarsi di un micro data center. Come ulteriore vantaggio, è possibile ridurre al minimo l’installazione e i costi operativi dell’IT. Compresa una riduzione del prezzo per watt del 50%. Una soluzione di questo tipo, secondo Gartner, rende possibile ai CIO ridurre i costi, migliorare l’agilità e introdurre nuovi livelli di conformità e continuità del servizio.

Un micro data center è un ambiente di elaborazione autonomo, che include tutti gli strumenti necessari di alimentazione, raffreddamento, sicurezza e strumenti di gestione associati. Include tutte le funzionalità di archiviazione, elaborazione e collegamento in rete necessarie per eseguire correttamente le applicazioni dei clienti.

A questo link è possibile consultare le soluzioni Micro Data Center di Schneider Electric. Qui invece è possibile ottenere informazioni sulle soluzioni edge dedicate ai reseller, dell’azienda.

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