Navteq, quando servizi fa rima con localizzazione

La società ha lasciato la parola ai partner italiani Dwi, Value Lab e Sogei perché mostrassero come hanno integrato mappe, dati di traffico e georeferenziazione per la navigazione stradale nelle loro soluzioni per l’impresa.

Dal geomarketing alla Business intelligence, sono sempre di più i fornitori di servizi che mettono a frutto la localizzazione per aggiungere valore alla propria offerta. Ne sanno qualcosa Dwi, Value Lab e Sogei, intervenute, di recente, a un meeting organizzato da Navteq, la società che, da 25 anni, rende disponibili dati per sistemi di navigazione auto, cartografie, contenuti visivi, informazioni in tempo reale e mobile advertising basato sulla localizzazione.

In un approccio qualitativo applicato alla creazione di mappe costantemente aggiornate si va, dunque, a innescare un ecosistema di partner che, sulla falsa riga di quanto palesato da Peter Beaumont, responsabile marketing per i clienti enterprise area Emea di Navteq, mostrano di conoscere «le opportunità portate dai dati per sistemi di navigazione auto, dispositivi portatili e wireless, applicazioni cartografiche basate su Internet per imprese e Pubblica amministrazione».

È il caso di Geopoi Mobile, il framework cartografico basato su cartografia Navteq e sviluppato dalla società del ministero dell’Economia e delle Finanze Sogei per l’Agenzia delle Entrate che, se da una parte consente a operatori e cittadini la consultazione gratuita delle quotazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare su telefonia mobile, dall’altra permette agli organi dello Stato di rilevare i cosiddetti “edifici fantasma” non dichiarati sul territorio.

«In questo caso – spiega il referente di Sogei, Fabrizio Minutisi tratta di sfruttare la georeferenziazione delle informazioni aggiornate semestralmente dagli oltre 7.500 comuni italiani, attraverso un’applicazione open source di mobile location service, che utilizza il paradigma Write once run anywhere e che è già certificata per iPhone, iPad, Android e, a breve, lo sarà anche per i BlackBerry di nuova generazione e i cellulari Nokia basati su Windows 7 Mobile».

Disponibile in configurazione Asp, SaaS, in house o miste è, invece, Geos, la soluzione multipiattaforma Web based, fruibile anche in modalità mobile e messa a punto per società finanziarie e compagnie assicurative da Dwi, «software house di prodotti» che, sul mercato dal 1987, sfrutta l’integrazione con le informazioni cartografiche e i punti di interesse Navteq per rappresentare geograficamente punti vendita sedi, clienti, concorrenti e i dati afferenti ad aziende o enti in ottica di data quality.

«Qui – come spiega Claudio Lonardi, referente della realtà che ha sede a Verona e filiali a Roma, Milano e Torino – il territorio diventa una variabile fondamentale per ridurre i costi grazie alla rappresentazione dei fenomeni in modalità simulata, predittiva e analitica multidimensionale, in grado di collegare tra loro le variabili a disposizione per ottimizzare punti vendita, tempi e costi di attuazione di iniziative marketing».

Ne sa qualcosa anche la già citata Value Lab, società di consulenza e It solution specializzata nelle aree marketing, Crm, vendite e retail che, utilizzando un approccio basato sull’utilizzo innovativo di database, datamining e geomarketing, trasforma «i dati di geolocalizzazione Navteq in benzina per i processi decisionali di commercianti, venditori e dettaglianti». A confermarlo è Marco Santambrogio, founder e managing director della realtà sul mercato, ormai, da 12 anni.

La stessa che, dopo aver messo a punto soluzioni come Polis by Value Lab attuando una segmentazione geo-demografica del tipo “dimmi dove vivi, ti dirò chi sei”, guarda con sempre maggior interesse al Location based mobile advertising «anche se i problemi di privacy non mancano».

Ciò detto, per Andrea Pezzotti, Italy sales manager, Enterprise Europe di Navteq, i mercati verticali quali governo, turismo, difesa e molti altri, si confermano i più interessati all’uso della cartografia finalizzata a realizzare geoanalisi, gestione flotte e servizi telematici.
«Non senza un costante aggiornamento del nostro database e un ecosistema di oltre 400 partner, senza i quali non sarebbe possibile realizzare un prodotto o una nuova specifica che, nel nostro mercato, possono fare la differenza e creare profitto».

Ultimo, solo in termini di tempo, l’ampliamento con Postal Code Boundaries della gamma di prodotti destinati al settore Enterprise in Europa. «Disponibili entro fine anno anche in Italia – conclude Pezzotti – i poligoni contenuti nel nuovo prodotto consentono un’analisi e un confronto dei territori che risulta estremamente efficace per realizzare progetti di geomarketing e non solo quelli».

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