Nadella o il ritorno alla tecnologia

Nel suo keynote ai partner in occasione dell’edizione 2014 di Worldwide Partner Conference, il Ceo mantiene la linea della lucidità e riscrive Nietzsche.

Wahington – Meno irruente di Steve Ballmer, meno visionario di Kevin Turner, Satya Nadella sceglie la chiave della lucida concretezza nel suo primo discorso da Ceo alla comunità dei partner Microsoft riunita a WPC.
Ma sono proprio questa lucidità e questa concretezza che sembrano aver conquistato i partner, che vedono in Nadella l’uomo della svolta.
Della svolta tecnologica.
E agli ingegneri piace questa sorta di ”asceta della tecnologia”che sta guidandoi una vera e propria rivoluzione industriale.

Ripete il suo mantra mobile first / cloud first”, che ha sostituito il devices and services di Steve Ballmer, e nel contempo delinea una strategia di focalizzazione.
”Non dobbiamo più parlare di silos applicativi ma di un sistema operativo per tutte le attività della vita, sia privata sia personale”. Una dualità, sottolinea, che va oltre il Byod e che ha bisogno di un armonizzatore come Microsoft per far lavorare insieme tutti i componenti inseriti in un progetto.

”Il nostro business – sostiene – è proprio quello di realizzare applicazioni, sistemi operativi e servizi in grado di interpretare la dualità “.
Parla di infrastruttura, di dati, di analisi, della necessità di abilitare una cultura dei dati non solo i big data, parla di sviluppo applicativo, di mobility, di Internet of Things, di un mondo fatto di sensori.
Nadella mette Windows al centro di questa rivoluzione: è da Windows che arrivano le opportunità per gli sviluppatori.
Parla e intanto inanella una demo dietro l’altra, da Azure Intelligent Systems Service, vale a dire la soluzione per IoT, a Delve (già conosciuto come Oslo), per arrivare a raccogliere tutti gli applausi a scena aperta durante la demo di Skype Translator, forse uno dei progetti che gli sta maggiormente a cuore.

La vera novità sta nella chiosa. Se nel suo discorso inaugurale Nadella aveva citato Friedrich Nietzche e in particolare la necessità di guardare in faccia alla realtà, ora riprende l’idea con un concetto in più: ciò che bisogna guardare in faccia sono le opportunità.

Phil Sorgen delinea i piani
Se Satya Nadella non rilascia numeri né obiettivi, lo fa invece Phil Sorgen, Corporate Vice President, Worldwide Partner Group.
Dobbiamo conquistare il prossimo milione di utenti su Windows, dice in apertura del suo discorso e per raggiungere il traguardo dobbiamo puntare du quattro elementi chiave: la qualità dei prodotti, la capacità di creare mercato, la volontà di abilitare il proprio business ai nuovi scenari, la coerenza di cercare un ingaggio costante con i clienti.

Sui partner, in tutta Microsoft, lavorano oltre 3.000 persone e la società ha gradualmente incrementato i servizi a disposizione del canale, per lo sviluppo di attività di marketing.
Come ModernBiz, uno strumento di demand generation multinazionale, o come Partner Marketing Center, una risorsa per i partner, la cui estensione copre 26 lingue, o ancora Pinpoint, il portale per la ricerca di partner, che verrà a brevissimo rinnovato e che non solo renderà più facile la ricerca del partner giusto, ma consentirà al partner di tenere sotto controllo le sue performance.

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