Mwc: noi, figli adottivi del Kinect

Finora sembravamo pazzi perché parlavamo senza interlocutori visibili, grazie alle meraviglie della telefonia mobile. Adesso lo sembreremo molto, molto di più, perché i device interpreteranno anche la nostra voce e i nostri gesti. Di queste meraviglie, con risultati finora dubbi -si pensi alle smart tv-, ne avevamo già vista qualche manifestazione, ma il Mwc 2015 promette di lanciarne molti, molti di più.

Troveremo un po’ dappertutto figli della visione tridimensionale del Kinect soprattutto per indossabili, case intelligenti e connected car. Altri sensori, quali le nuove webcam a matrice e la fusion camera (quella di James Cameron e Vince Pace) catturano la realtà in 3d e permettono interazioni ancora più sofisticate. E poiché oggi la massima tecnologia è quella che sta in tasca, se non al polso, è lì che la vedremo.

Phablets, tablet e smartphone Lte diventeranno accessibili a tutte le tasche. Schermi di grandi dimensioni, o di risoluzioni elevate anche su piccolo formato, saranno presenti in gran numero.

Una flat rate per l’IoT?

Nei wearables il numero di produttori è cresciuto e vedremo senz’altro un’esplosione di nuovi prodotti. Dispositivi da polso come l’Apple Watch contribuiranno alla consapevolezza dei consumatori.

L’abbigliamento intelligente mostra forse i limiti del modello di business relativo ai wearables. A parte gli atleti professionisti, oggi non ci sono casi d’uso che aprano la strada ad un mercato di massa. Certo è che con l’avanzamento della tecnologia dei sensori, la fascia da polso è in grado di raccogliere tutte informazioni di cui l’individuo, o il suo medico, hanno bisogno.

Parlando di dati medici va rilevato che il tema della sicurezza serpeggia tra tutte le soluzioni Iot e wallet. Visto che il mercato non ha avuto tempo di preparare una serie di argomentazioni convincenti, al grande pubblico si parla poco dei rischi connessi alla disponibilità di dati sensibili in forma facilmente hackerabile.

Per quanto riguarda i dispositivi connessi, IoT compresa, cominceranno a farsi sentire le conseguenze della mancanza di uno standard di comunicazione sia hardware, sia software.

Nella situazione attuale, qualche operatore telefonico potrebbe innovare le tariffe, magari limitandosi a tablet e indossabili. Si vocifera, ma sempre negli States, di una IoT flat rate per uno o due anni, con abbonamenti calmierati per gli anni successivi. L’idea è intrigante, ma forse sarà necessaria qualche attenzione in più, visto che il tipo di comunicazione (frequente con pochissimi dati per volta) potrebbe non essere adatta alle reti attuali.

Innovazione nell’hardware e nel software

Curiosando tra gli espositori si trovano alcune innovazioni reali. FlexEnable ha sviluppato una tecnologia di transistor organici per circuiti flessibili in plastica. La società sostiene di poter sviluppare anche un display ultra-sottile, ultraleggero ed infrangibile. Un suo successo rivoluzionerebbe dispositivi mobili e indossabili, aprendo nuovi mondi per l’Internet delle cose.

Inoltre, potrebbe essere il momento delle Sim morbide. Sono allo sviluppo da qualche anno e non piacciono agli operatori telefonici, ma alcuni produttori si stanno muovendo in questa direzione.

Secondo gli analisti il messaging non è finito, anzi si attendono nuove proposte, principalmente nella modalità anonima e con applicazioni che permettono agli utenti di condividere immagini in prossimità. Lo chiamano effetto Whatsapp.

Smart wallet crescono, ma…

C’è la fondata speranza di vedere molte proposte di smart wallet (qui un articolo sull’argomento). Si tratta di sistemi più o meno sicuri che integrano sul device tutte le carte di pagamento o di fedeltà, biglietti elettronici, buoni e contanti, con relativa memorizzazione e catalogazione di ricevute.

Le recenti mosse, soprattutto LoopPay acquistata da Samsung, e di Google, il cui wallet si è fuso con quello di SmartCard, dovrebbero rivitalizzare un mercato che forse troppo aveva creduto nella velocità di adozione della tecnologia Nfc. In un mondo ben cablato da Pos tradizionali, però, la questione si sta rivelando più complessa, soprattutto negli States dove c’è molto spazio per iniziative locali (come la recente Current-C). L’uscita di Samsung dall’area wallet di Android per integrare una soluzione che interagisce direttamente con tutti i Pos tradizionali provocherà un grande rimescolamento nel settore degli smart wallet.

 

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