Multe elettroniche un business a più mani

L’hardware di Zebra si completa con i software dei partner

Vigili Urbani e ausiliari del traffico al passo con i tempi. Pur non
rientrando sotto il cappello delle Forze di Polizia dello Stato, anche
la Polizia Municipale si sta tecnologicamente attrezzando. Similmente
a quanto accade già da tempo in Inghilterra e negli Stati Uniti
anche qui da noi ha cominciato a prendere piede l’adozione di apparecchiature
palmari, corredate da stampanti termiche per l’emissione elettronica di
multe per divieti di sosta e parcheggi. Strumenti che, a quanto ci viene
riferito, se approvati da amministrazioni di piccole dimensioni non hanno
bisogno di sottostare a gare d’appalto, e che nella prassi coinvolgono
più di un operatore. Prime fra tutte le software house che realizzano
applicazioni ad hoc e gli hardware vendor che, a corollario, ci mettono
il "ferro".
«Molto spesso – ci ha spiegato Davide Guerra, regional
sales manager di Zebra Technologies, che produce stampanti termiche –
l’hardware è l’ultimo anello della catena. In testa ci sono
le applicazioni per specifici mercati messe a punto dai produttori di
software e dagli integratori di sistema, ai quali proponiamo le nostre
soluzioni»
. Esattamente il mestiere di Roberto Ferrigno, business
development manager di Zebra, che si occupa di individuare e selezionare
le società che realizzano applicazioni che ben si sposano con le
soluzioni proposte dal vendor. Proprio con una di queste, la Brav di Bologna,
Zebra ha installato fra le 70 e le 100 stampanti di codici a barre fornite
in dotazione, insieme ad altrettanti palmari, agli ausiliari dell’Azienda
trasporti comunali (Atc) del capoluogo dell’Emilia Romagna. «Sul
computer palmare
– ha continuato Guerra – è stato memorizzato
l’elenco delle sanzioni e implementato il software Brav per la gestione
delle multe e dei parcheggi. Documenti elettronici che, grazie alla nostra
periferica portatile, possono essere stampati in tempo reale sotto forma
di ricevuta da apporre sul parabrezza delle autovetture»
.
Il ruolo dei partner. Una volta siglata l’intesa con la software house
del caso Zebra esce, però, di scena affidando a quelli che definisce
i suoi "distributori a valore aggiunto", la gestione del progetto.
«In particolare, per il progetto portato a termine nel capoluogo
dell’Emilia Romagna
– ha continuato il manager –, se n’è
occupata Alfacod di Bologna, che ha seguito passo a passo l’implementazione
della parte hardware con quella software, gestito la fornitura dei materiali
di consumo originali Zebra e siglato contratti di manutenzione e garanzia
dell’hardware»
.
Ma non ci sono solo stampanti e palmari. Fra le mani dei "poco amati"
Vigili e ausiliari del traffico, da marzo di quest’anno, i comuni di Cernusco
sul Naviglio (Mi), Grottammare (Ap) San Donà di Piave (Ve), Casalecchio
di Reno (Bo), Arzachena (Ss), Lastra a Signa (Fi) e Caorle (Ve) hanno
messo dalle tre alle trenta i/o Pen di casa Logitech. Una penna elettronica
del peso di pochi grammi che, utilizzata su un blocchetto per le multe
dotato di una particolare granatura della carta (esclusivamente stampata
da società certificate), permette, una volta che la penna viene
infilata nel calamaio elettronico collegato alla porta Usb del computer,
di riconoscere i tratti dinamici e, quindi, di automatizzare il processo
di rilevazione dei dati. Ad abilitare la tecnologia ci pensa l’applicativo
di Digiwrite, spin off di Sistematica e partner di riferimento in Italia
per Anoto (società svedese che ha sviluppato la tecnologia che
consente l’invio di qualsiasi cosa si scriva su carta a qualsiasi computer
nel mondo). «Uno strumento – ha sottolineato Sergio Laliscia,
marketing & business developmnent di Digiwrite – che non richiede
alle Pa che lo adottano di formare o di mutare le abitudini di chi lo
adotta»
.

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