Motorola scommette sul Gprs

Internet sul mobile? Non è un’utopia, almeno secondo Motorola e altri produttori di terminali. Nonostante le cattive notizie sul versante finanziario, Motorola ha deciso di sfidare le previsioni e incrementare il numero di modelli cellulari abil …

Internet sul mobile? Non è un’utopia, almeno secondo Motorola e altri
produttori di terminali. Nonostante le cattive notizie sul versante
finanziario, Motorola ha deciso di sfidare le previsioni e
incrementare il numero di modelli cellulari abilitati al nuovo
sistema di trasmissione dati veloce Gprs, attualmente fermo a una
unica offerta. Per i fautori di questo standard, che comincia a
essere implementato anche sulle reti cellulari italiane, è
un’iniezione di ottimismo, specie sull’onda della sostanziale
delusione provocata dal Wap, da molti considerato come un precursore
del Gprs per quanto concerne la possibilità di accedere col
telefonino alle informazioni del Web. Per il responsabile dei
cellulari Motorola in Europa, Fred Kuznik, si tratta di vero e
proprio lancio in grande scala. Il Gprs, secondo Kuznik, ha già
abbandonato la sua fase infantile. Secondo produttore mondiale dopo
Nokia, Motorola dispone dell’unico modello commerciale di telefono
Gprs per il momento disponibile in Europa, il Timeport 260. Nel secondo
e terzo trimestre verranno messi in circolazione quattro nuovi
modelli compatibili con il sistema di comunicazione a pacchetto che
permette di disporre di connessioni always on alla rete Internet. I
primi modelli abilitati saranno il piccolo V120 e il tribanda V66,
seguiti da una versione Gprs del cellulare-Pda Accompli. Nel terzo
trimestre sarà la volta dell’economico Talkabout 192. Secondo
Motorola, i terminali hanno destato l’interesse di 35 gestori mobili,
convinti che il successo del Gprs sia strategico in un quadro di
crescita e investimento pesantemente connotato dai 100 miliardi di
dollari già spesi per accaparrarsi le licenze di terza generazione.

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