Motorola: a Torino si salva con Reply

Accordo raggiunto per il centro di ricerche. Previsto anche un finanziamento pubblico.

E’ stato approvato ieri il piano di salvataggio che dovrebbe salvaguardare i 320 ingegneri, dipendenti del Centro ricerche di Motorola a Torino.

Motorola ha infatti accettato la proposta di Reply, player con respiro internazionale ma con consolidata presenza nell’area torinese, che rileverà asset e personale.

L’accordo avrebbe un valore compreso tra i 70 e gli 80 milioni di euro, una ventina dei quali provenienti però da un finanziamento pubblico che al momento non è ancora stato varato. Il finanziamento pubblico si giustifica per altro con il ruolo assunto in questi anni dal Centro di ricerche nell’ambito del polo Ict della Regione Piemonte e della città di Torino.

Manca anche l’accordo sindacale. Per la firma, i rappresentanti dei lavoratori chiedono una serie di garanzie che riguardano sia il mantenimento degli attuali livelli retributivi, sia la presentazione di un piano industriale triennale, sia, ancora, la promessa di non ricorso alla cassa integrazione o ad altre formule di mobilità.

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