Moriani: mobility e cloud nei distretti industriali

La scommessa compiuta anni fa paga: aperte a tecnologie e apps abilitanti una serie di applicazioni, le Pmi a cui si rivolge Var Group hanno permesso alla realtà toscana di chiudere il 2010 con un fatturato in crescita del 15% rispetto al 2009.

Lungi dall’essere un anno di crisi, con 132 milioni di euro di fatturato consolidato in crescita del 15% rispetto al 2009, il 2010 di Var Group si è rivelato un esercizio da record che, anche nei primi tre mesi di quest’anno, trova conferma del momento positivo grazie all’aumento prossimo all’8% riportato rispetto al primo trimestre di un anno fa.

«Il merito – per Giovanni Moriani, che di Var Group è amministratore delegato – va alla scelta compiuta in questi  anni di focalizzare la nostra offerta e le nostre competenze sulla piccola e media impresa e su quei distretti industriali che vedono nell’export la strada per tornare a crescere nel contesto globale seguendo, però, le regole dell’economia locale».

Con questo, per la realtà di Empoli (Fi), alcuni distretti hanno risposto meglio di altri alle difficoltà economiche congiunturali evidenziando, nell’abbigliamento, nell’industria alimentare di grandissima qualità e nel turismo, i comparti «che hanno permesso a zone di grandissima persistenza, come Toscana ed Emilia Romagna», di soffrire meno di altre regioni.

Secondo Moriani, un’altra area geografica estremamente positiva si è rivelata la Liguria, specie nel settore navale, mentre negli ultimi dodici mesi la Lombardia ha ripreso possesso del proprio ruolo storico di “locomotiva” dell’industria italiana, grazie alle medie aziende attive nell’automotive a valore (il nome spendibile qui è quello di Lamborghini), e nella prototipizzazione dei progetti.

Lungi dall’esser defunti, i distretti industriali «intesi non più come singole realtà fisiche ma come una moltitudine di entità che collaborano tra loro e che, grazie al supporto di strumenti informatici, sviluppano una serie di innovazioni» sono il focus per il quale Var Group ha messo a punto, attraverso il proprio network di partner, «competenze di dominio e competenze tecnologiche».

Mixando quest’ultime con l’idea di business del cliente, l’integratore toscano ha saputo cogliere un trend in base al quale, negli ultimi quattro anni, «da elemento di servizio esterno al distretto industriale, l’It si è trasformata in elemento produttivo interno al medesimo». In tale logica, l’ecosistema dei partner di Var Group è una copia di un distretto industriale.

«Il network che abbiamo costituito e che si è modificato nel tempo – conclude Moriani – ha assunto specializzazioni precise consentendo al nostro “distretto” di continuare a essere innovativo e propositivo nei confronti dei clienti ai quali ci rivolgiamo interpretando le nuove tecnologie che, oggi, più che mai, si chiamano cloud, mobile, apps e social business».

Ancora una volta, in ballo ci sono strumenti e tecnologie messi a fattor comune rispetto alle competenze infrastrutturali e di rete del network di Var Group e «potenziati da una formazione continua per essere realmente in grado di rispondere alle specifiche esigenze delle Pmi». Qui, l’area più in auge del momento riguarda l’abilitazione di una serie di applicazione in mobilità a supporto della sales force automation.

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