Mobile: Microsoft e le intenzioni di acquisto

Un nuovo soggetto sta per essere lanciato nell’agone degli smartphone e dei tablet. Nei mercati maturi, la maggiore attrattiva sembra essere da parte degli indecisi. E la base di programmatori e i nuovi formati potrebbero essere le armi vincenti del nascente astro Mobile di Microsoft.

L’evento centrale del nuovo mondo mobile sarà certamente il lancio di Windows Phone, ormai atteso a giorni, pare addirittura l’11 ottobre. Sarà certo interessante scoprire il vero kernel del sistema operativo, vedere come è stato incastonato in una impenetrabile cornice di Api e come tutto ciò risponda ai dettami del real time, ma si tratta di domande tecniche che per l’utente sono di secondaria importanza.
Infatti scorrendo le descrizioni del device, le novità principali sembra essere nell’usability: le schermate si sovrappongono in verticale e non i orizzontale e le icone sono attive, richiamando gli aggiornamenti relativi.
Nel primo caso si privilegia un concetto tipico dei browser, in luogo di uno sfogliare che ricorda più le riviste. Nel secondo il vantaggio è notevole: schermate meno dense e più simili ad un cruscotto di controllo, aumentando la fruibilità della prima occhiata e riducendo l’attivazione diretta di apps. Ancora non è valutabile, o almeno io non riesco a valutare, la strategia social o la meccanica della georeferenziazione che verrà resa disponibile.
In sé si tratta di idee interessanti, ma per buona parte imitabili o addirittura replicabili sulle altre piattaforme, nel caso in cui dovessero aver successo. Se Phone richiamerà l’attenzione di una fascia di pubblico, il vantaggio competitivo di Microsoft sarà valutabile in 6-9 mesi.
Quello che è più interessante sembra però essere collocato oltre il device.

Molti sviluppatori
Un primo elemento riguarda lo sviluppo di software. Le molte iniziative ed attenzioni di Microsoft verso la sua base storica di programmatori fanno pensare che qui il successo sarà immediato, forte e sostenuto. Il tourbillon di vecchio rivisitato e nuovo che avanza genererà certamente attenzione da parte delle masse.
D’altronde Microsoft sembra volersi muovere più verso il software che verso l’hardware, che non si limiterà al formato tascabile ma spazierà subito verso i tablet, poi verso altri contenitori.
Nell’attenzione al software è presumibile che la strategia sia quella già vista per Windows Mobile, che poi aveva via via avvicinato Microsoft a Rim, anch’essa molto innovatrice nello sviluppo di funzionalità server.

In the cloud
Nel cloud la strategia di Apple è… claudicante (ci si perdoni il gioco di parole), mentre è evidente che per la famiglia Google-driven c’è il supporto del nuovo paradigma, essenziale per seguire le tante famiglie e varianti di dispositivi tascabili. Dal suo canto Microsoft intende fare del cloud un elemento differenziante in svariate aree, tra le quali certamente anche il mobile, per cui a breve-medio termine vedremo le sue intenzioni anche in questa sirezione, dove il vantaggio almeno su Apple sembra abbastanza sostenuto.

Verso gli indecisi
Parlando di vendite, rispetto ai grandi vendor i flussi di attrazione saranno certamente limitati a pochissimi punti percentuali. Ma c’è un gran numero di persone che non hanno ancora un dispositivo tascabile evoluto perché non sanno decidersi. Per analogia con altre situazioni italiche, potremmo dire che c’è un leader di mercato, un antagonista in ascesa, un robusto terzo polo e un 40% di indecisi dell’acquisto.
Nello sviluppare una proposta nuova, ma con un grande passato alle spalle com’è per Windows Phone,proprio da questo enorme bacino che più di qualcuno potrebbe decidersi ad acquistare un dispositivo, spostando gli equilibri di mercato.

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