Mipi, un’alleanza per il nuovo mobile

Arm e Nokia, con l’avallo di St Microelectronics e Texas Instruments lavoreranno alla nuova generazione di processori mobili sotto l’egida dell’alleanza Mobile Industry Processor Interface.

30 luglio 2003

Lo specialista di architetture Arm e il colosso telefonico Nokia hanno stretto un accordo con StMicroelectronics e Texas Instruments per costituire un’alleanza che potrebbe a sua volta favorire l’arrivo sul mercato di nuovi dispositivi mobili.


La Mobile Industry Processor Interface Alliance (Mipi), costituita come entità no profit, lavorerà alla definizione di standard aperti per i processori utilizzati nei telefonini e in altri prodotti mobili.


I protocolli saranno aperti a tutti gli altri costruttori di telefoni e sviluppatori di software interessati a realizzare gli elementi costitutivi della nuova industria del wireless.


La formazione del nuovo gruppo è una risposta agli interessi manifestati dalla Open Mobile Application Processor Interface (Omapi), l’iniziativa di standardizzazione promossa da STMicroelectronics e Ti lo scorso dicembre.


L’obiettivo di Omapi è affinare il comportamento e le interfacce delle applicazioni eseguite attraverso connessioni Gprs da telefonini e Pda.


Gli alleati di Mipi non hanno esplicitamente citato i concorrenti, ma la mossa sembra essere una risposta ai piani di espansione di Intel e Microsoft in questo settore.


Mipi punta anche a dare complementarietà a iniziative come la Open Mobile Alliance e il 3rd Generation Partnership Project.


Oma è focalizzata sui servizi e 3Gpp sulle interfacce radio, ma Mipi si focalizzerà sui microprocessori, le periferiche e le interfacce software, in base alle dichiarazioni ufficiali dei quattro fondatori.


Allo scopo saranno stabiliti dieci gruppi di lavoro impegnati nella definizione delle future specifiche, relative per esempio a fotocamere, display e sistemi di controllo.


Per Jari Pasanen, vice presidente Nokia, si tratta di un "eccellente forum" in grado di facilitare la realizzazione e la interoperabilità tra gli elementi costitutivi di un dispositivo mobile.

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