Microsoft sostituisce Longhorn a Blackcomb

Le udienze incombono e Microsoft modifica la strategia Os.

Microsoft opta per una deviazione dall’originale tracciato che avrebbe dovuto portarla a Blackcomb (nome provvisorio) come successore dell’imminente Windows Xp. All’originale strategia di evoluzione dei prodotti è stata, infatti, aggiunta una tappa intermedia che va sotto il nome complessivo di “Longhorn”. Per molti sviluppatori e beta-tester, la decisione è sorprendente perché finora i dirigenti Microsoft non hanno fatto mistero del ruolo di Blackcomb come diretto discendente di Windows Xp. Arriva in questi giorni la conferma da parte di Jim Allchin, vice presidente del Platform Group di Microsoft, secondo cui i piani per una nuova versione del sistema operativo erano stati avviati a maggio. Questi piani non riguardano tuttavia il previsto Blackcomb, ma un sistema diverso. Longhorn è solo uno dei nomi in codice che, secondo Allchin, sono circolati nel corso delle discussioni su questo parziale cambiamento di rotta. Un portavoce dell’azienda ha anche dichiarato di essere “Sempre stato al corrente di una versione ad interim di un sistema operativo situato cronologicamente tra Windows Xp e Blackcomb”. Lo scorso anno, in occasione della conferenza degli sviluppatori a Orlando, in Florida, Bill Gates aveva preannunciato l’uscita di Xp, allora noto con il nome in codice di Whistler, per la seconda metà del 2001. Blackcomb, invece, sarebbe dovuto uscire nella seconda metà del 2002, aveva spiegato Gates, aggiungendo che in entrambi i sistemi operativi Internet Explorer sarebbe diventato ancora più integrato e decisivo. Secondo Tom Laemmel, product manager della divisione Windows, tra Windows Xp e Longhorn intercorrerà un lasso di tempo più lungo rispetto ai 12 mesi intercorsi tra l’uscita di Windows Me e Xp. Molti, infine, erano convinti che Blackcomb sarebbe stato il primo Windows autenticamente “.Net-centrico”, ma su questo punto ora c’è meno chiarezza. Le variazioni sulla roadmap originale vengono annunciate proprio mentre Microsoft si trova a fronteggiare per l’ennesima volta il Dipartimento di Giustizia. Il senatore dello stato di New York Charles Schumer, membro democratico della Commissione Giudiziaria del Senato, si prepara a indire una seduta del Dipartimento per discutere sulle pratiche anti-competitive della casa di Redmond.

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