Microsoft punta sulle emozioni e sul sociale

Parte la prima campagna istituzionale, mentre la società dà spazio anche alle sue attività a favore del no profit

22 gennaio 2004 L’altra faccia di Microsoft è formata dall’asilo privato a fianco degli uffici milanesi della società aperto anche ai non dipendenti (orario 9-19) e da una serie di attività nel sociale come il progetto Colibrì in collaborazione con alcuni ospedali per bambini, la collaborazione con Telefono Azzurro per la realizzazione del servizio “114 emergenza infanzia” e l’impegno a favore dei disabili per permettere a tutti l’accesso alle tecnologie informatiche. Esempi di una lista più lunga di attività spesso passate sotto traccia che Microsoft come altre multinazionali realizza ogni anno e che la società ha deciso di fare conoscere in contemporanea alla svolta operata nella comunicazione.

Se fino a oggi l’advertising della società di Bill Gates aveva riguardato essenzialmente i prodotti adesso un nuovo filone si aggiunge alle campagna su Office, Windows e Xbox. E’ in partenza infatti la prima campagna istituzionale che apparirà su stampa e televisione di 24 paesi con un claim come “Your potential. Our passion” (“Il tuo potenziale, la nostra passione”) dove Microsoft punta sull’emotività e non su elementi di business come i centesimi risparmiati per ogni transazione grazie all’utilizzo dell’ultimo software sfornato dai laboratori di Redmond. Lo spot uguale per tutti i Paesi è abbastanza classico e prevede una voce calda che racconta sogni e desideri di persone di tutte le razze che potranno diventare realtà grazie all’utilizzo delle tecnologie Microsoft. Il tutto con qualche sfumatura divertente come quando si fa riferimento alle persone che si scambiano informazioni in modo libero e aperto. Open, insomma.

La campagna ha un valore di circa 150 milioni di dollari nel mondo e 15 milioni di euro in Italia e punta a comunicare la mission di Microsoft, creare un legame emotivo fra marca e pubblico e consolidare la percezione di Microsoft come leader responsabile.
In tempi di accuse di monopolio, offensiva del mondo open source e di movimento no global ostile alle multinazionali, Microsoft decide di puntare sulle emozioni rivendicando però il suo ruolo sociale. Marco Comastri, amministratore delegato della società, spiega infatti che “alla nostra comunicazione si aggiungerà una parte dedicata alle attività sociali” come le iniziative per insegnare Internet ai nonni, donazioni di software a Onlus, aiuti al Cesvi per sostenere alcuni progetti in Zimbabwe e altri progetti per le scuole. Il tutto con lo stesso schema utilizzato per realizzare molte iniziative di business. La collaborazione con partner che in questo caso vanno dalle organizzazioni non profit alle università.

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