Microsoft presenta un filtro Xml e riconosce i limiti di Visual Studio.Net

Mentre, da un lato, la casa di Redmond potenzia la propria offerta sul fronte della sicurezza, dall’altro evidenzia come il nuovo ambiente di sviluppo non sia ancora pronto per le applicazioni mission critical.

Tra le novità che contraddistinguono l’attività di casa Microsoft, ne spiccano due: la rivelazione fatta alla Rsa Conference 2002 di un esempio di codice per un filtro Xml, adatto a rendere più sicuri gli ambienti dei servizi Web e la considerazione, da parte della casa di Redmond, dei limiti di Visual Studio.Net per gli ambienti mission critical. Ma andiamo con ordine.

Per quanto riguarda la sicurezza in ambito Web, Microsoft ha progettato un plug-in per il proprio firewall enterprise Isa Server 2000. Realizzato tramite Visual Studio.Net ed esteso alla capacità di filtraggio dello strato applicativo di Isa Server, il filtro Xml aiuterà i clienti a stabilire un framework fidato per autenticare gli utenti, instradare e autorizzare messaggi Soap e verificare l’integrità delle trasmissioni di dati Xml. L’esempio di filtro Xml mostrato dalla casa di Redmond impiega un semplice algoritmo che decide se una richiesta Xml è valida, se l’utente ha il permesso di accedere ai servizi Web posti dietro il firewall e se la struttura e il contenuto del documento Xml sono validi.

Passando a Visual Studio.Net, Microsoft ha preso coscienza del fatto che il proprio ambiente di sviluppo non è l’ideale per le applicazioni mission critical. La società ha ammesso che a causa della natura “loosely coupled” del proprio .Net Framework, gli sviluppatori sono più portati a utilizzare Visual Studio.Net per esporre i integrare le esistenti applicazioni mission critical, piuttosto che costruirle. Per mezzo di Microsoft .Net Framework, le applicazioni scritte utilizzando Visual Studio.Net sono “loosely coupled”, mentre, dal lato opposto, le transazioni strettamente accoppiate dipendono da ciò che gli sviluppatori chiamano “two-phase commit”, un modo per assicurare la semplicità della progettazione, ma unicamente per la sicurezza e l’integrità di dati importanti. Sotto il two-phase commit, un oggetto può solo compiere una transazione se ha la conferma da un secondo oggetto, abilitato a questo.

Ma .Net Framework abolisce il two-phase commit, optando per lo schema loosely coupled dove gli oggetti, o i componenti, non necessitano di conoscere le attività degli altri. Un portavoce di Microsoft si è comunque affrettato ad affermare che lo sviluppo delle applicazioni mission critical con Visual Studio.Net aumenterà quando gli standard nel mondo dei servizi Web saranno maturi.

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