Microsoft è la dama più corteggiata (prima parte)

Al gran ballo dei thin client gli astanti non possono non invitare Bill Gates, soprattutto se propone la “mise” Windows Server 2003. Grande euforia nel settore, lo dicono produttori, distributori e rivenditori

Ottobre 2003,
Trasformeremo la tua attività in una azienda "on-demand". È
questa la promessa che Citrix ha fatto ai suoi clienti alla sesta edizione del
Citrix iForum di Orlando. Dall’alto delle sue 120mila aziende clienti, per un
totale di 50 milioni di installazioni, il leader indiscusso nel mercato delle
soluzioni software per il server based computing non può limitarsi all’aggiornamento
costante della sua offerta. Piuttosto "lavora ai fianchi" clienti
vecchi e nuovi per diffondere il suo verbo. E non fa male, visto che è
opinione comune di tutti gli operatori del settore che ciò che manca
per far decollare il mercato sia proprio la cultura. Secondo i guru di Citrix
un’infrastruttura unica, integrata ed efficace, può trasformare radicalmente
il lavoro di un’azienda, facilitando e rendendo sicuro l’accesso alle applicazioni,
alle informazioni e ai processi. Tutto vero. Il server based computing ha dalla
sua una serie di vantaggi non indifferenti come l’ottimizzazione delle risorse,
massima sicurezza e trasparenza e la facilità di accesso. Dal punto di
vista dell’amministratore di rete, o del system integrator, poi, le soluzioni
Citrix semplificano di molto il lavoro di aggiornamento delle applicazioni o
di modifica della configurazione, essendo possibile effettuarlo direttamente
sul server, anche da remoto.

Un’alternativa alle Vpn
L’azienda americana, inoltre, sfrutta da sempre la piattaforma Windows, anche
se la sua offerta è disponibile anche per Unix, e ora che Microsoft ha
rilasciato Windows Server 2003, in cui sono presenti nuove funzionalità
per la gestione dei terminali, ha immediatamente rilasciato gli aggiornamenti
relativi. Così è disponibile MetaFrame Xp Presentation Server,
giunto alla versione 3 per Windows, in cui sono state migliorate le funzionalità
di controllo da parte dei responsabili It. La soluzione, inoltre, dispone di
un driver universale per la stampa e di un acceleratore per il browser dei terminali
che permette un accesso più veloce agli applicativi sul server. Altre
novità sono i moduli Secure Access Manager, il Conferencing e il Password
Manager della Access Suite Citrix MetaFrame. Interessante il Secure Access Manager
che, in un certo senso, emula una rete privata virtuale (Vpn) con accesso criptato
Ssl via browser. Con questo modulo la suite di Citrix diventa una buona alternativa
all’implementazione di una Vpn. Un approccio server based che punti sul flusso
sicuro dei dati in rete può essere un’interessante argomentazione di
vendita in un mercato decisamente attivo come quello del networking. I moduli
di Conferencing e di Password Manager hanno un valore più circoscritto,
ma risultano molto utili. Il primo permetterà agli utenti di accedere
contemporaneamente alla stessa applicazione o documento, mentre il secondo evita
l’uso di diverse password per l’accesso a diverse applicazioni. Insomma, ecco
la risposta ai concorrenti che avevano qualcosa da dire sulle funzionalità
di sicurezza delle suite Citrix. Volete un’altra risposta? I dati di fatturato
del secondo trimestre terminato a luglio dicono di un incremento del 21% del
fatturato rispetto al trimestre precedente e gli introiti relativi alle licenze
hanno registrato un +29% niente male.
Ma c’è qualcuno che può rovinare i sonni tranquilli dei dirigenti
Citrix? Forse, e potrebbe essere Tarantella. L’azienda americana ha acquisito
a giugno la New Moon, che sviluppa Canaveral iQ per Windows, giunto alla versione
2.0.

Luna nuova brutte notizie?
La soluzione di gestione delle applicazioni, considerata una buona alternativa
a Citrix MetaFrame, è apprezzata per le sue caratteristiche di semplicità,
affidabilità e, soprattutto, per il costo ridotto (circa 100 dollari
per utente). Alla luna nuova si aggiunge la stella polare di Tarantella Enterprise
3. Giunta alla versione 3.3, continua a rendere disponibile qualsiasi applicazione
indipendentemente dal tipo di client, sia esso un pc o un thin client, dal sistema
operativo e dalla rete, via cavo o wireless. L’accesso alle applicazioni avviene
in modalità Web. Da chi lavora per una società che ha deciso di
chiamarsi Tarantella ci si aspetta una vitalità e una originalità
fuori dal comune. Se non altro per sedare sul nascere gli inevitabili sorrisi
di un cliente dubbioso di fronte a un nome che, soprattutto in Italia, non sa
certo di software. Edmundo Costa, sales manager della società
americana, di entusiasmo ne ha da vendere.

Tutti vogliono farsi un giro
Al Partner Summit 2003 racconta come il canale sia fondamentale nel rapporto
con i clienti, «più del 90% del nostro fatturato proviene da
partner e canale»
, e parla di clienti importanti, consolidati come
Telecom Italia, «circa un migliaio di licenze vendute», Oracle (che
lo usa internamente), Iveco. Le intenzioni del prossimo futuro sono di consolidare
il rapporto con i vecchi clienti e di allargare il target di riferimento rivolgendosi
anche alle piccole e medie imprese e al mercato educational. Consapevole del
proprio ruolo di "inseguitore" del leader incontrastato del settore,
Citrix, la casa americana cerca di porsi ai clienti in modo singolare, come
se il nome non bastasse.
E così Tarantella spinge molto per una forte collaboratività con
i partner. Si tratta di vendor (Sun, Ibm, Siemens, Oracle, Sap, tra gli altri),
distributori o Isv per l’integrazione delle soluzioni. «I partner
di canale – afferma Costa – sono fondamentali per capire i prossimi bisogni
dei nostri clienti. Lavoriamo con loro per migliorare la proposta commerciale
e ci preoccupiamo di "evangelizzare" partner e clienti sulle nostre
ultime novità»
. Tarantella ha sempre cercato di proporsi in
modo indipendente dall’architettura preesistente, e forse è per questo
che si è ritagliata un discreto successo in Italia dove As/400 conta
ancora molto. Da un po’ di tempo, però, la distinzione per piattaforma
si è resa necessaria e così «abbiamo scoperto
prosegue Costa – che circa il 96% del nostro installato si poggia su Windows
o su pezzi di Windows, anche se le stime variano di molto a seconda della regione
di riferimento»
. Da quel momento il confronto con Citrix diventa
inevitabile.
«Dalla nostra possiamo vantare un pricing mediamente inferiore del
50%
– sostiene Costa -, semplicità di installazione, forti caratteristiche
di sicurezza, una politica verso il cliente finale basata sulla proposizione
di un alto valore aggiunto e verso il partner di canale di margini superiori
al concorrente di riferimento»
. In più, prosegue Costa, aumenta
la facilità di sviluppo, completamente Web-based, la gestione, anche
in remoto, e, argomento caldo per gli application server, la non invasività
della soluzione. Ricordiamo, infatti, che Tarantella lavora con un server dedicato,
in caso di problemi di qualsiasi natura è possibile isolarlo senza compromettere
gli altri applicativi attivi. La versatilità, ancora, è un altro
argomento di sicuro appeal verso gli sviluppatori. Tarantella è totalmente
indipendente dalla piattaforma semplificando i processi di migrazione e integrazione
e, inoltre, fornendo un’ottima alternativa in termini di prezzo, proprio ora
che il mercato dei thin client strizza l’occhio a realtà più contenute.

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