Microsoft accusata dall’Antitrust. IL vero obiettivo diventa Nt

Formalizzata dai procuratori generali di 20 stati americani e dal Dipartimento di giustizia la richiesta di intentare una causa antitrus contro Microsoft. I tempi tecnici, tuttavia, non dovrebbero ostacolare l’uscita regolare di Windows 98 il 25 giugno.

Ora è ufficiale. Microsoft è stata accusata di utilizzo scorretto del
proprio monopolio nel software desktop in una causa depositata dai
procuratori generali di 20 stati americani e dal Dipartimento di giustizia
(Doj). Janet Reno, ex ministro del presidente Clinton e ora procuratore
generale del Doj, ha affermato che a Microsoft sono state formalmente
imputate "pratiche anti-competitive ed escluvistiche volte a restringer
e
le possibilità di scelta per i clienti nei settori dei sistemi operativi e
dei programmi per Internet, browser in testa"
. La mozione preliminare
della causa mira a impedire al costruttore di forzare i pc vendor a
integrare il proprio browser Internet Explorer come condizione necessaria
per essere licenziatari di Windows. é intento del Dipartimento di giustizi
a
anche convincere Microsoft a integrare Netscape Navigator in Windows 98:
qualora arrivasse un rifiuto, la conseguenza successiva dovrebbe essere la
rimozione del bundle con Explorer nell’Os.
La mozione governativa si spinge oltre, per permettere ai produttori di
computer di controllare i contenuti della prima schermata che gli utenti
vedono dopo l’accensione e il boot dei propri sistemi. Fra le accuse
"secondarie" della causa si cita anche l’inclusione illegale del client di
posta elettronica Outlook Express in Windows. Questi vincoli avreebbero
come effetto limitazioni illegali per gli Oem, che non avrebbero la
possibilità di personalizzare l’interfaccia desktop del sistema operativo,
anche a causa di specifici contratti che glielo impediscono.
La reazione in casa Microsoft non si è fatta attendere ed è partita
dall’uomo più rappresentativo, il presidente e Ceo Bill Gates.
Particolarmente indigesta è apparsa la richiesta di integrare Netscape nel
sistema operativo, ma più in generale, ha affermato Gates, "chiedere
di
rimuovere la tecnologia Internet da Windows è come chiedere alla Coca-Cola
di togliere qualcosa dalla propria formula. Se applicassimo le regole del
Governo, non potremmo integrare nemmeno il supporto alle reti, la gestione
della memoria o l’interfaccia grafica"
. Secondo i massimi dirigenti di
Microsoft, gli utenti sono tuttora in grado di fare le proprie scelte in
libertà. L’accusa di pressioni sugli Oem è stata pubblicamente smentita
da
una dismostrazione di start screen differenti su macchine di diversi
costruttori.
Non è minacciata per ora l’agenda di rilascio di Windows 98, regolarmente
spedito agli Oem e pronto per il lancio il prossimo 25 giugno. Questo
punto, in realtà, non è mai stato in discussione, dato che anche i
rappresentanti pubblici mirano soprattutto a convincere Microsoft a
effettuare i cambiamenti tecnici e commerciali necessari a eliminare il
dubbio di limitazione della concorrenza. Gates, tuttavia, ha lamentato che
l’azione "costerà solo molto denaro a noi come al Dipartimento di
giustizia"
.
La causa, in realtà, sembra guardare a un orizzonte più lontano. Microso
ft
ha già dichiarato che Windows Nt sarà il naturale successore, a livello
client, dell’attuale tecnologia Win 9x. Gli investigatori federali
sarebbero già al lavoro per verificare se il processo di migrazione possa
costituire un’ulteriore violazione della libertà di competizione. Nel
mirino ci sono già alcune anticipazioni a riguardo del futuro Nt5, nel
quale sarebbe prevista, tra l’altro, l’integrazione di BackOffice. Si sta
anche cercando di capire se Microsoft stia chiedendo agli sviluppatori di
programmi capaci di girare sotto Windows 95/98 e Nt di apporre il logo
"Windows compatibile", sfruttando in qualche modo il dominio fra i desktop
per lanciare il proprio Os mainstream.
La Commissione Europea ha fatto sapere di non avere in programma analoghe
azioni legali, confidando negli effetti dell’azione americana.

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