Mezzo Terabyte in un nastro

StorageTek ha rilasciato una nuova unità di memorizzazione con capacità nativa di 500 Gb. L’idea è di riuscire ad arrivare al Terabyte di dati immagazzinati sulla singola cartuccia già a partire dal 2007.

In barba alle cassandre, che la davano come tecnologia agonizzante dello storage, il nastro prospera. Soprattutto (e ovviamente), per rispondere alle esigenze di archiviazione di lungo periodo, per i dati che devono essere conservati a norma di legge e che solo raramente sono richiamati.

Per molte realtà di medie e grandi dimensioni, infatti, il problema del media corretto per presidiare ciascuna fase del ciclo di vita dell’informazione è sentito, e i supporti magnetici non sembrano essere la panacea di tutti i mali.

Secondo una ricerca dell’analista americano Horison Information Strategies, il costo per Gigabyte di dati immagazzinati oscilla tra di 25 e i 60 dollari per i dischi di fascia alta; dai 15 ai 35 per quelli di fascia media (con connessioni Scsi o Fibre Channel); dai 2,5 ai 15 per i dischi economici, sino ad arrivare ai 35 centesimi o 3 dollari al massimo per lo storage su nastro. Questo media ha una storia molto lunga. I primi supporti di questo tipo risalgono, infatti, agli albori degli anni 50, anche se la vera automatizzazione delle librerie risale alla metà degli anni 80.


«E da allora – chiarisce Vincenzo Matteo, presales manager di StorageTek – il fattore forma delle cartucce è rimasto sostanzialmente immutato. La protezione degli investimenti per gli utenti risulta, quindi, garantita». Oggi StorageTek, che allo storage su nastro ha legato il proprio nome, presenta una nuova cartuccia destinata alle grandi aziende.

Si tratta del tape drive T10000, che garantisce una capacità nativa di 500 Gigabyte (1 Tb in modalità compressa) e una velocità in scrittura che raggiunge i 120 Megabyte al secondo.

La cartuccia, compatibile con tutte le librerie di StorageTek distribuite in passato, sarà testata da alcuni grandi clienti a partire da gennaio (tra questi, il Cern, l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare) e sarà disponibile dal prossimo marzo in due versioni: la Standard (da 500 Gb, appunto) e la Sport (da 125 Gb).

«L’idea – prosegue il manager – è di riuscire a rilasciare già a partire dal 2007 una cartuccia con capacità nativa di un Terabyte. Accanto a questo, stiamo lavorando per migliorare le funzionalità di sicurezza, trasferendole sul dispositivo di memorizzazione. Ecco perché la nostra divisione Ricerca e Sviluppo, nella quale investiamo il 13% del fatturato, sta lavorando a una nuova tecnologia per la crittografia dei dati immagazzinati nelle cartucce a nastro, che dovrebbe essere disponibile già a partire dal prossimo anno».

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