Mestieri diversi per Avnet e Magirus?

Operative da questo mese le due realtà si rifocalizzano. La prima si concentrerà su Ibm e Hp, la seconda su soluzioni storage sicurezza, open source e servizi

Pronti, via: Primo Bonacina non dovrebbe avere problemi ad aver già traghettato la sua divisione nella nuova era di Magirus. Quella che punta dritta – dopo la cessione ad Avnet delle attività Eid (Enterprise infrastructure division) – al mondo delle soluzioni e dei servizi. Area in cui già la filiale italiana si sente a proprio agio, visti gli “investimenti” passati. Due mesi di tempo ha avuto per mettere mano alla questione organizzativa.
 
Per dismettere sostanzialmente l’offerta Ibm ed Hp che sostenevano le vendite per un giro di affari worldwide di 500 milioni di dollari. Ma che qui in Italia erano già state ridotte negli anni.

«Da noi – sono parole dello stesso Bonacina – la vendita di soluzioni e servizi ha già superato quella a volume. E difatti il nostro giro d’affari cuba per l’80% in tale ambito (valutabile su base trimestrale sui 10 milioni di euro) e per il rimanente in ambito Eid».

Un po’ diversa la situazione nel resto dell’Europa (e anche a Dubai dove Magirus da tempo vanta una bella presenza) dove, secondo quanto riferisce Bonacina, le quote si ripartivano tra 65 e 35.

I marchi sono significativi. Ibm e Hp vengono “ceduti” mentre si lavorerà sempre più su sicurezza, su applicazioni di virtualizzazione, open source e It management e storage (che in casa Magirus collima con il brand Emc² e derivati dopo che StorageTek, almeno in Italia, non è più supportato).
 
L’accordo Usa/Europa ha previsto che circa 140 dipendenti siano stati trasferiti presso Avnet. Per l’Italia il conto si riduce a un organico di tre persone.

Bonacina per il momento esclude collaborazioni in vista: «Ma se saranno parte di eventuali accordi internazionali, ovviamente le porremo in essere». A differenza dell’ennesima operazione di concentrazione, la mossa Avnet/Magirus sta a dimostrare come i distributori si stiano specializzando.

«Faremo due mestieri diversi – commenta Bonacina -, magari avremo clienti comuni, ma sicuramente non più la stessa offerta». Dopo questa operazione l’obiettivo di fatturato del Gruppo Magirus per l’anno fiscale 2008 è di 300 milioni di euro, coinvolgendo 275 persone dedicate (di cui 85 consulenti).

Intanto, anche Avnet si sta riorganizzando. E la ristrutturazione ha visto la nomina a country sales manager di Mauro Bertola (già direttore della Bu Visual). Ma la marcia è ingranata verso un modello di go to market per prodotti (e non più per Business unit).

Secondo Dick Borsboom, presidente di Avnet Technology Solutions a livello Emea: «L’operazione non amplia solamente la nostra copertura geografica, ma aumenta anche la nostra posizione nel mercato grazie all’unione delle forze di entrambe le organizzazioni. Per esempio, Magirus in Germania si rivolge al mercato dei server con soluzioni Hp, in questo territorio Avnet finora si era orientata sui rivenditori di server industry standard, oltre a storage e monitor professionali».

Giusto per dare un’occhiata alle geografie vicine, con Avent Hp si allarga in Austria, Svizzera e Danimarca. Ma anche in Italia prevediamo un’accelerata sulle soluzioni di questo vendor che era entrato in Avnet Italia ancora nel ’99, anno in cui il distributore americano acquisì sia Pcd Italia, che Matica.

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