Mancata iscrizione dell’indirizzo Pec: cosa si rischia?

Con un parere datato 29 agosto 201 3, il Ministero dello sviluppo economico ha fornito indicazioni sulle conseguenze della mancata iscrizione da parte delle imprese. La sanzione amministrativa prevista va da 206 euro a 2.065 euro.

Il 30 giugno scorso è stato il termine ultimo per ditte e
imprese individuali di dotarsi e attivare una indirizzo di posta elettronica certifica (Pec) valido
, da
comunicare alla camera di Commercio competente territorialmente. In merito alle
sulle conseguenze della mancata iscrizione dell’indirizzo Pec delle imprese
si è espresso il
Ministero dello
sviluppo economico, con
protocollo 0141955 del 29 agosto
.

Secondo il Ministero 
l’ufficio del Registro delle imprese, nel caso di mancata iscrizione di un’impresa per irregolarità della domanda in quanto mancante della indicazione
della Posta elettronica certificata, dovrà avviare la procedura di iscrizione
d’ufficio (ex art. 2190 c.c.) e dovrà invitare il legale rappresentante della
società o il titolare dell’impresa individuale a presentare, entro 20 giorni
totali, l’istanza di iscrizione dell’atto o fatto principale completa
dell’indirizzo Pec dell’impresa. Trascorso inutilmente tale termine, l’ufficio
del Registro delle imprese dovrà sottoporre il fascicolo al giudice delegato,
affinché valuti la sussistenza dei presupposti per l’iscrizione d’ufficio.

Tuttavia,
la Camera di commercio è a conoscenza di tali dati e quindi è obbligata ad
avviare la procedura d’ufficio dei medesimi. Ciò significa in
sostanza che, decorsi 3 mesi, la stessa Camera di commercio invita la società a
ripresentare, entro un termine breve, la domanda di modifica completa di Pec.
Se vi è un altro rifiuto, l’ufficio invierà il fascicolo al Giudice del registro
e scatta la sanzione dell’articolo 2630 del codice civile, ossia una sanzione
amministrativa pecuniaria da 206 euro a 2.065 euro.

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