Mainframe: tagliare lo sviluppo software è controproducente

Una ricerca Compuware-Vanson Bourne su 520 Cio rimette a nudo un problema già noto: le conoscenze mainframe sono un asset da tutelare.

Compuware ha reso noti i risultati di uno studio sull’utilizzo del mainframe in azienda, realizzato da Vanson Bourne intervistando 520 Cio mondiali, da cui risulta che l’uscita progressiva dal mondo del lavoro di esperti mainframe sta esponendo le aziende a un aumento dei costi e dei rischi legati al business.

Il 71% dei Cio teme che la mancanza di competenze sul mainframe possa danneggiare il business, incrementando i rischi (58%), riducendo la produttività (58%) e non rientrando nel budget dei progetti (53%).

Circa il 79% dice che sospensioni delle applicazioni mainframe implicano un significativo aumento di rischi legati al business.

E il 78% ribadisce che queste applicazioni saranno chiave nei prossimi anni.

Lo studio identifica l’aumento dei costi come risultato del taglio degli sviluppatori e il 70% degli intervistati è d’accordo nel dire che la diminuzione dei costi espone le aziende a più rischi che guadagni.

Il valore dell’esperienza
Compuware stima che un minuto di interruzione dell’applicazione mainframe potrebbe significare la perdita di 14.000 dollari per un’azienda.

Gli sviluppatori esperti sono asset business critical per un’azienda: ciò spiega il perché circa metà (43%) delle spese operative dei mainframe riguarda i loro stipendi.
Sempre per Compuware la perdita di competenze porterà ad aumentare i costi, poiché sviluppatori inesperti avranno bisogno di più tempo per comprendere le applicazioni mainframe.
E, anche, apprendimento significa maggiore probabilità di errori e perdita di ricavi a causa delle interruzioni dell’applicazione mainframe.

Le aziende devono quindi affrontare il problema della fuga di cervelli. Pertanto la sfida globale per i Cio è la gestione delle risorse. Umane.

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