Sei videoclip con Gianfranco Previtera, Marco Utili e Giancarlo Marino di Ibm, per capire quali sono i fondamenti logici e pratici che consentono al mainframe ibrido di mettersi al centro delle scelte It di molte più aziende rispetto al passato.

Da oltre 40 anni è il motore dei datacenter, ma senza essere mai lo stesso. È cambiato e cambia per togliere complessità e incontrare più datacenter, anche di aziende che un tempo non osavano avvicinarvisi.
È aperto al cloud ancora da prima che questo nascesse e vive in un ecosistema di competenze e conoscenze mondiale. Condivide le risorse alla base ed è una leva con cui l’It manager può maneggiare i big data.
È il mainframe, è lo zEnterprise.

Ne parliamo con Gianfranco Previtera, Marco Utili e Giancarlo Marino, tre manager Ibm che ci evidenziano i tratti fondamentali di una piattaforma, quale è il mainframe ibrido, che si appresta a essere aggiornato in versione entry level, con il modello zEnterprise 114.

E allora Gianfranco Previtera ci illustra come per il mainframe l’innovazione sia un tratto costante, specie nell’ultimo decennio, da quella che fu l’introduzione di Linux alla riduzione della complessità della gestione, anche con uno strumento come l’Unified Resource Manager. Un percorso innovativo che schiude le porte sia ad aziende di dimensioni inferiori rispetto al passato, sia a tattiche di smarter computing.

Un sistema aperto al cloud, come conferma Marco Utili, perché fa suo e mette in pratica il concetto di condivisione di risorse, assicurando livelli di servizio e di sicurezza che il cloud richiede, come nel caso del database as a service.
Un sistema che vive e cresce con un ecosistema di competenze dei partner per i mercati verticali e di conoscenze, che Ibm continua a formare e alimentare.

Il mainframe come sistema che ha inventato la virtualizzazione e l’ha sublimata nella condivisione di risorse che, come illustra Giancarlo Marino, trova esempio lampante nella gestione dei workload nella fase di allineamento al business. Un’architettura che sfruttando il parallelismo dei dati porta il datawarehouse nel tempo reale senza timori in ordine alla sicurezza e per farcelo rimanere.

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