Magic Software nell’arena dell’Eai

La casa israeliana, specialista di tool di sviluppo, si apre a un nuovo mercato con la suite iBolt, indirizzata soprattutto alle medie imprese.

10 marzo 2003 Nata e cresciuta nel mondo dei tool di sviluppo, in particolare del Rad, l’israeliana Magic Software prova oggi ad aprirsi al contiguo mercato dell’integrazione applicativa, con il lancio della suite iBolt. In questo modo, l’azienda va a sfidare, sul loro terreno d’elezione, aziende specializzate come Iona, Tibco, SeeBeyond o WebMethods, per non parlare dei grandi nomi del middleware, come Ibm e Bea. Tuttavia, come ha tenuto a sottolineare il Ceo della società, Menachem Hasfari, la suite di Eai appena annunciata intende differenziarsi per un posizionamento più marcatamente indirizzato al midmarket e ai system integrator: «Come confermano le analisi degli esperti, non c’è oggi un chiaro leader nel settore dell’integrazione applicativa per le medie aziende, pur essendo in presenza di un potenziale stimato, nel 2005, a 25 miliardi di dollari. I principali competitor si sono finora rivolti soprattutto a un target high-end», ha specificato Hasfari.

L’evoluzione di Magic, in realtà, parte da più lontano. Lo sviluppo applicativo è sempre stato il pane quotidiano della società e il frutto della crescita tecnologica lungo gli anni ha portato all’attuale soluzione eDeveloper, che già contiene elementi di integrazione e può fungere, quindi, da base per l’attuale fase di cambiamento, tant’è vero che figura come componente core di iBolt Studio. L’azienda viene, poi, da una fase finanziariamente un po’ deludente, come testimonia l’ultimo trimestre fiscale (il quarto), nel quale le vendite sono scese da 17,4 milioni di dollari a 13,8 milioni. Meglio sono andate le cose in termini di perdite nette, calate dai 27,8 milioni di dollari di un anno fa agli attuali 3,3 milioni. L’attenzione verso l’Eai, anche alla luce di questi dati, appare come un vero e proprio spostamento di focus, anche se Hasfari ha sottolineato come gli attuali trend di mercato indichino «un inizio della ripresa proprio nei settori in cui stiamo operando, ovvero lo sviluppo applicativo e l’integrazione».

iBolt è stata presentata come una completa suite di Eai, che include un set di funzioni per l’integrazione applicativa e lo scambio di transazioni in un ambiente eterogeneo. Vi è incluso anche il supporto del Business process management (Bpm), del monitoraggio e del reporting in tempo reale. La suite è agnostica rispetto alle piattaforme hardware utilizzate e include l’interoperabilità a livello di database (potendone usare più d’uno nello stesso processo) e la possibilità di implementazione su diversi sistemi e piattaforme. Sono presenti, in particolare, connettori, adattatori, componenti ready-to-use e interfacce per varie tecnologie di messaging e middleware, come Xml, Web service, Ibm WebSphere, Mq, Jms, MsMq, piattaforme J2Ee e .Net. Il software di integrazione può essere implementato in ambienti Windows, Linux, Ibm iSeries e i principali Unix (Aix, Solaris e Hp-Ux, soprattutto).

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