M2M, Vodafone: un’opportunità per l’Italia

Un mercato variegato, in crescita, che necessita di piattaforme dinamiche. Dallo smart metering all’Internet of Things. Servono partner e si può parlare di Roi. Lo spiega Marco Canesi di Vodafone.

Con Marco Canesi, Sales Marketing Manager M2M per l’Italia e la Turchia di Vodafone affrontiamo una chiacchierata a tutto tondo per capire la dimensione del fenomeno del mercato machine-to-machine in Italia, quali sono le iniziative in atto e le indicazioni per le aziende.

D Cominciamo con un volo d’uccello sul mercato M2M in Italia. Come lo definiamo e che mercato è? Acerbo o reattivo, scettico o convinto?

C: Il mercato M2M in Italia sta crescendo in termini di valore, anche se dobbiamo considerare l’esistenza di trend ed evoluzioni differenti. Secondo gli ultimi dati, il mercato M2M ha registrato una crescita di circa il 20% rispetto allo scorso anno in termini di connessioni machine-to-machine.
Inoltre, all’interno del grande contenitore del machine-to-machine, ci sono mercati che hanno attitudini diverse: alcuni settori, come per esempio quello dello smart metering, sono già maturi; altri invece sono in forte crescita, come quello delle black box per il settore delle assicurazioni, particolarmente importante per l’Italia e che rappresenta circa il 45-50% del totale delle connessioni, grazie alla spinta del mercato assicurativo.
Queste “scatole nere” sono infatti di estremo interesse per le compagnie di assicurazione, interessate a meglio profilare il profilo di rischio dei loro clienti, mentre il vantaggio per i clienti si traduce in una riduzione dei premi.
Altri mercati sono infine mossi dalla pura necessità di business del singolo settore, come nel caso di aziende che operano in ambito manifatturiero e del telecontrollo in cui la Simdel monitoring offre nuove soluzioni da portare sul mercato, per essere più competitivi e incisivi nella singola area.

D: A questo mercato Vodafone propone un portafoglio di soluzioni globali o particolari, customizzate per lo specifico?

C: Il nostro core business è il rapporto di connettività per il quale proponiamo un’offerta specifica e dedicata per il mondo machine-to-machine.
Ci sono alcuni mercati che hanno necessità di connettività molto ridotte: per esempio, un gas meter trasmette pochi dati; altri, all’estremo opposto, necessitano di una connettività maggiore, come le ditte di sorveglianza.
Le nostre offerte di connettività variano quindi più per il tipo d’utilizzo che per lo specifico segmento di mercato.
Nei rapporti di connettività proponiamo invece un’offerta rivolta a quelle che sono le implementazioni più complesse e articolate. Da questo punto di vista, offriamo soluzioni di connettività gestite dalla nostra piattaforma che offre numerosi vantaggi, come il fatto di poter controllare tutte le Sim in tempo reale e di disporre di un pieno controllo del fenomeno trasmissivo.
Anche questa è un’offerta più generalizzata poiché si sposa di fatto con implementazioni più sofisticate, in cui sono più numerosi i punti da connettere.
Le soluzioni M2M che offriamo invece per alcuni settori verticali, sono pensate e progettare in modo specifico per soddisfare le esigenze dei singoli mercati.

D: Che cos’è il global M2M e a quale tipologia di azienda è indirizzato?

C: Global M2M di Vodafone è basato su una piattaforma ottimizzata per le esigenze dei clienti che vogliono sviluppare soluzioni M2M. Quando si parla di M2M ci sono svariati punti, centinaia di migliaia, che devono lavorare in modo sincrono.
Da questo punto di vista, le esigenze di chi deve gestire questo servizio sono quindi completamente diverse: c’è bisogno di un controllo del fenomeno trasmissivo e di sapere se le Sim sono attive, se sono sospese, o se sono operative. Questo è possibile verificando direttamente quelli che sono i parametri di funzionamento, insieme alla possibilità di integrare queste funzioni direttamente dal portale per la gestione, controllo e monitoraggio.
Per esempio, nel settore del gas metering possiamo collegare la Sim con il compratore del gas che deve essere controllato, e avere quindi una sorta di “semaforo” in grado di dirmi se la connettività funzioni o meno, così da lavorare per eccezioni. Questo è ciò che fa la nostra piattaforma globale con cui stiamo avendo un notevole successo, soprattutto per le implementazioni più sviluppate, richieste da clienti con esigenze più sofisticate.
 Il valore aggiunto per i clienti è notevolissimo, perché riduce di molto i costi di gestione del fenomeno trasmissivo, andando a lavorare direttamente con il pieno controllo della parte trasmissiva e, quindi, soltanto per eccezioni.

D: Quali sono i limiti oggettivi nell’adozione di soluzioni M2M?

C: Lo sviluppo di una soluzione M2M comporta un investimento da parte dell’azienda in termini di definizione di una soluzione, del suo disegno, della sua integrazione e, per finire, della sua implementazione.
A volte però il beneficio intrinseco relativo al monitoraggio di un determinato apparato non giustifica l’investimento richiesto.
Per questo motivo, in alcuni casi, i progetti non hanno successo, dato che i benefici non sono tali da giustificare quella che è la spesa oppure perché il progetto di integrazione non è affrontato in modo sufficientemente professionale.
Cerco di spiegarmi meglio: la catena del valore è abbastanza complessa e parte da un apparato da controllare o da un fenomeno trasmissivo da parte di un system integrator.
Gli specialisti in questo campo non sono molti e quindi i costi aumentano.
Questo è uno dei motivi per cui noi creiamo un ecosistema di partner, in modo da poter lavorare e poter offrire soluzioni integrate ai nostri clienti: quando non riusciamo a darle noi, possiamo suggerire i partner o le aziende con cui lavoriamo per velocizzare questo processo di integrazione delle soluzioni.

D: Il tema del network management è analogo al consueto o le soluzioni M2M introducono variabili nuove con un carico di competenze differenti?

C: Le sfide che pone l’implementazione di un servizio M2M sono diverse per un operatore o un gestore di rete. Per questo è importante affrontarle in modo professionale sia con personale dedicato che riesca a capire quali sono le esigenze dei clienti, sia con una struttura tecnica adatta al tipo di utilizzo richiesto.

D: Inquadrando il contesto in senso più ampio, parlando di Internet of Things, quali sono i campi di applicazione delle soluzioni che possono essere spinti da un’effettiva domanda dal basso?

C: Di fatto, alla fine di ogni soluzione c’è un utente finale, che può essere un’azienda che utilizza un macchinario, oppure un consumatore che può avere dei servizi aggiunti abilitati da telecontrollo o da telegestione.
Alcuni esempi di applicazioni consolidate si trovano in ambito automobilistico con i sistemi antifurto e altre applicazioni di fleet management.
Altri settori sono invece in fase embrionale, come il mobile health. Stiamo assistendo a una crescita molto dinamica per esempio nella parte di gestione dei contatori del gas, e in altri ambiti che stanno avendo un’espansione molto importante.
In particolare, il settore delle utility sta vedendo sempre più il coinvolgimento dell’M2M, partendo proprio dai contatori intelligenti di gas e energia elettrica che contribuiscono a risparmiare sulle bollette finali.
Gli esempi che si possono fare sono tanti.
In ambito Smart Cities M2M Vodafone ha messo in campo sistemi di controllo da remoto di flotte di servizio pubblico, dalla gestione dei mezzi per la raccolta dei rifiuti a quella dei trasporti passeggeri, implementando soluzioni M2M in alcune Pa e municipalità, con l’obiettivo, per esempio, di ottimizzare i percorsi, monitorare l’andamento del mezzo, rendere più efficiente la manutenzione oppure dare informazioni in tempo reale al cittadino in caso di ritardi dei mezzi di trasporto.
Un altro esempio di soluzione M2M è il controllo a distanza dell’illuminazione pubblica.

D: Ci sono delle spinte da parte del consumatore finale nell’applicare delle soluzioni machine-to-machine in determinati campi?

C: Stiamo lavorando, ad esempio, con un produttore di elettronica di consumo come TomTom, per dotare il navigatore di connettività così da poter fornire informazioni di traffico in tempo reale; un altro caso di questo tipo è la connettività fornita da Amazon per i Kindle Fire.
Nell’ambito dell’elettronica di consumo, quindi, la spinta del consumatore finale è evidente. In altre aree di utilizzo più tradizionale, abbiamo ad esempio antifurti o apparati di controllo remoto presenti solitamente nelle seconde case, come controllo del riscaldamento o controllo ambientale.
Un’altra area è sicuramente la telematica a bordo delle automobili, e quindi la possibilità di dotare di connettività le automobili per fornire dei servizi di valore aggiunto al guidatore sia in termini di contenuti da scaricare e da fruire, sia di telemonitoraggio dei parametri della vettura. Esistono quindi progetti specifici che coinvolgono tutta la filiera (hardware, trasmissione e system integration) come Bmw Connected Drive.

D: Quando le utility saranno compatibili con le soluzioni M2M?

C: In Italia le utility sono molto più dotate di soluzioni M2M rispetto agli altri Paesi: in questo senso siamo all’avanguardia. Tutta la parte di Smart metering elettrico è telecontrollata in Italia, con percentuali molto elevate, intorno al 99%. Nel settore della distribuzione del gas si sta percorrendo questa strada, in anticipo rispetto ad altri paesi.
Questa innovazione impone molte sfide, ma le utilities italiane sono comunque molto avanti da questo punto di vista, e anche il contatore elettrico è telecontrollato.
Un’altra area in cui l’Italia si distingue riguarda le assicurazioni telematiche, e anche dal punto di vista delle box assicurative l’Italia è sicuramente all’avanguardia rispetto a tutti gli altri Paesi in cui ne riscontriamo il maggior utilizzo, senza dimenticare che i fornitori di soluzioni più avanzate sono tutti italiani.
Per esempio, noi lavoriamo con Cobra, uno dei leader mondiali della fornitura di soluzioni telematiche per le box assicurative.

D: Si può applicare un calcolo di ROI a un progetto che fa uso di morfologie M2M?

C: La connettività serve fondamentalmente per recuperare quelli che sono i parametri vitali di una macchina e capire se stia funzionando correttamente o meno.
La chiave di business per un’azienda deriva essenzialmente dall’ingegnerizzazione della definizione di quelli che sono i parametri da controllare, il cambiamento della macchina e il sistema informativo da mettere in piedi, con Roi molto significativi.
Per esempio, quando ci si accorge che determinati parametri non sono in linea con il range di normale utilizzo, è possibile modificare un processo (da correttivo a preventivo) e fermare la macchina intervenendo con semplici settaggi che possano prevenire la sua rottura.
Ciò permette di offrire ai propri clienti un livello di servizio più elevato e di ridurre il numero di uscite da parte del team di assistenza per verificare e risolvere i danni che possono fermare i dispositivi in uso.

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