L’ultimo miglio della fatturazione elettronica: fibra ottica o Adsl?

La finanziaria 2008 introduce l’obbligo di inviare fatture elettroniche alla Pa. Quale impatto per le Pmi?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il contributo di Fabio Annovazzi, amministratore delegato della filiale italiana di Optiinvoice.it




La finanziaria 2008 prevede l’obbligo per le imprese di inviare fatture elettroniche alla Pa, e vieta agli enti pubblici di pagare fatture non elettroniche.



La norma, che potrebbe divenire esecutiva già da luglio del prossimo anno, andrà a toccare un buon 10% delle imprese italiane: circa ventimila aziende se si escludono le micro imprese con meno di dieci dipendenti.



Emettere fatture elettroniche significa firmare il file della fattura con una firma qualificata, archiviarlo come previsto dalla legge e trasmetterlo alla Pa con modalità ancora da specificare.



Questi adempimenti si possono facilmente affidare ad un terzo, che si prende la responsabilità di assicurare la compliance con quanto richiesto dalla normativa.



Il problema è come fare a connettere i sistemi gestionali delle Pmi con l’infrastuttura di questi terzi operatori.



Facendo un’analogia con lo sviluppo della rete in banda larga, il backbone esiste già: bisogna solo trovare il modo per superare l’ultimo miglio e recuperare i dati della fattura dal gestionale.



Per generare una fattura elettronica è infatti necessario, oltre all’immagine Pdf della fattura, un file strutturato con le informazioni contenute nella fattura stessa. Questo file serve per “indicizzare” l’immagine della fattura per archiviarla e eventualmente per alimentare automaticamente il gestionale del destinatario.



I sistemi contabili di fatturazione utilizzati dalle Pmi non sono però generalmente in grado di generare questo file strutturato.



Ci sono due possibili approcci per risolvere il problema: “scavare” nel codice del gestionale, modificandolo in modo che generi le fatture anche in formato strutturato, oppure utilizzare l’attuale canale di output del gestionale – lo spool di stampa – per catturare i dati presenti sulla fattura.



La prima soluzione è un po’ l’equivalente di posare la fibra ottica per connettere un utente e fornirgli l’accesso in banca larga. In pratica il software vendor sviluppa un modulo ad hoc, che va installato sul gestionale della Pmi con o senza necessità di ulteriori personalizzazioni.



È l’alternativa con la maggiore “capacità di banda”: visto che si interviene sul gestionale, si può andare a recuperare qualsiasi dato, anche se non è stampato sulla fattura. Ovviamente è anche l’alternativa più costosa e impegnativa.



Il secondo approccio è l’equivalente dell’Adsl, che utilizza il doppino telefonico che c’è già. In pratica, senza bisogno di toccare il gestionale, si installa un pacchetto software “add on” che intercetta le fatture sullo spool di stampa.



Il pacchetto, una volta configurato, “capisce” quando viene mandata in stampa una fattura e interpreta correttamente il significato dei vari campi.



Rispetto alla soluzione precedente, ha una più bassa “capacità di banda”: se serve un dato che non è presente sullo spool di stampa (cioè che non viene stampato sulla fattura) potrebbe non essere possibile andarlo a recuperare.



Il primo vantaggio è nei costi ridotti e nella elevata affidabilità. Il software deve essere in grado solamente di interpretare le fatture di una specifica azienda, e di catturare i caratteri nella loro codifica standard, senza necessità di interpretazione ottica come fa uno scanner.



Il secondo vantaggio è nella facilità di installazione. Poiché la parametrizzazione può essere effettuata direttamente dall’utente, diviene possibile connettere tante imprese in poco tempo



Il primo operatore a credere nella soluzione Adsl della cattura dello spool di stampa è Accountis.com, uno dei maggiori hub di fatturazione elettronica in Europa. Accountis offre in download gratuito un prodotto, ebPrinter, che cattura le fatture dallo spool di stampa e poi le carica sul suo hub.



Ciò rende molto più a facile alle grandi aziende clienti di Accountis convincere i propri piccoli e medi fornitori ad inviare loro fatture elettroniche. Lo svantaggio – se di svantaggio si tratta – è che le fatture devono per forza passare per l’hub di Accountis.



Una alternativa è Optiinvoice.it, la società di cui sono responsabile in Italia. Si tratta di startup svedese che offre invece una soluzione “peer to peer”, ugualmente gratuita per chi invia. Optiinvoice permette sia la trasmissione diretta cliente-fornitore sia il caricamento delle fatture su di un hub qualsiasi.

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