L’ultimo miglio del grocery online

I fattori critici di successo per la distribuzione on line di beni di largo e generale consumo (grocery) sembrano essere sempre di più la logistica e la pronta consegna. L’integrazione tra canale fisico e virtuale è e sarà necessaria per raggiungere questi obiettivi.

Logistica e pronta consegna sembrano essere sempre più le chiavi
fondamentali per comprendere lo sviluppo della nascente industria della
distribuzione on line dei prodotti di largo e generale consumo (grocery). Tale
industria risulta ancora assai piccola, seppur dinamica, e fortemente
localizzata.
Negli Stati Uniti, ad esempio, il famoso e sempre citato Peapod
offre tutte le tipologie di prodotti grocery, ma copre soltanto l’8% della
popolazione americana. In Gran Bretagna, il caso più interessante è
rappresentato dalla catena di supermercati Tesco, che ha costituito Tesco
Direct, certamente una delle più importanti realtà commerciali di grocery on
line attualmente operative. Tesco Direct impiega un team di persone che, sulla
base di una lista della spesa compilata su web dal consumatore, preleva i
prodotti richiesti dagli scaffali del supermercato più vicino e un altro team di
addetti che consegna a casa tali prodotti nei tempi prestabiliti. In Italia,
occorre ricordare ad esempio il sito Spesaonline, che distribuisce prodotti di
largo consumo in giornata per ora soltanto in alcune zone di Milano, ma che si
propone l’obiettivo di coprire entro breve tempo l’intera città. A questo si
aggiunge, in modo analogo a quanto sta facendo Tesco, il sito di Esselunga, che
sta ampliando il suo raggio d’azione a Milano dopo un test a Monza e
Villasanta.
Con l’aumento della concorrenza nel “web shopping grocery” l’aspetto della puntualità e della velocità nei tempi di consegna finirà per rappresentare uno degli elementi più critici nella creazione di un vantaggio competitivo sostenibile da parte dell’impresa. Alcune imprese sembrano già aver colto l’importanza di questo fattore, come Iovorrei, società del gruppo Auchan-Rinascente, e Coop Italia.
Da quanto fin qui detto ne deriva come la vera sfida per il
futuro di questa industria, il vero asset del servizio offerto sul web, sia
strettamente legata alla capacità con cui le imprese riusciranno a integrare
fisico e virtuale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome