L’Rfid contro l’abusivismo pubblicitario

Ci ha pensato l’Area Infrastrutture e Mobilità della Provincia di Milano con un progetto realizzato da Var Group e Liberologico e ora proposto a 134 comuni e alle altre 10 province lombarde. Ecco con quali evidenti vantaggi.

Ha dalla sua un onere di 1.300 euro al giorno sostenuto, nel 2011, per combattere l’abusivismo pubblicitario che grava su oltre 900 chilometri di strada provinciale il progetto varato dalla Provincia di Milano e presentato dall’assessore alle infrastrutture e mobilità, Giovanni De Nicola, nella sede di Palazzo Isimbardi, a Milano.

Un progetto Web based portato avanti da Liberologico, realtà pisana che, accanto alle referenze amministrative per partecipare alla gara d’appalto indetta lo scorso anno, ha saputo mettere a frutto le competenze di Mobisys, spin off focalizzato sulla gestione, autorizzazione e controllo dei tag Rfid, «particolarmente utili in ambiti applicativi come quello della mobility».

Niente più code agli sportelli
A suggerirlo è Paolo Lanari, nella doppia veste di amministratore delegato di Liberologico e di Mobisys, per il quale resta fondamentale sottolineare «la drastica riduzione di code agli sportelli per la richiesta di autorizzazione e concessioni stradali già registrata in sistemi analoghi forniti in altri comuni d’Italia».

A beneficiarne saranno società private, comuni, enti fornitori di servizi e privati cittadini che, dal prossimo mese di maggio, potranno accedere a un unico sistema online per richiedere da casa o dal proprio ufficio i visti e le concessioni necessarie per un processo di autorizzazione che la Provincia di Milano ha tutta l’intenzione di digitalizzare per intero.

Basato su architettura aperta «a garanzia di sviluppo di personalizzazioni e bassi costi di manutenzione», grazie all’accordo siglato con PayPal, sul portale messo a punto sarà anche possibile procedere al pagamento delle spese istruttorie mediante bonifico, carta di credito, carte prepagate o paypall, «mentre – come sottolineato da Daniele Tarini, che in Liberologico ha curato questo specifico progetto – una volta compilato il format online e corrisposto il relativo pagamento, l’utente avrà a disposizione un numero di protocollo per monitorare via Web in qualsiasi momento l’iter della propria pratica sottoposta all’attenzione dell’Ufficio Tecnico della Provincia di competenza».

Un deciso passo avanti per garantire un’interoperabilità completa tra servizi senza costi per la Pubblica amministrazione comunale che, al netto di eventuali personalizzazioni e integrazioni, potrà richiedere alla Provincia di Milano l’utilizzo gratuito del programma per il rilascio di concessioni e autorizzazioni corrispondendo il solo costo per le procedure in modalità pay for use, per una gestibilità “on the cloud” erogata da un datacenter esterno di Var Group «a garanzia della continuità di esercizio».

Etichette intelligenti per un controllo sul campo
Una volta autorizzato l’impianto pubblicitario, la lotta all’abusivismo si attua nel concreto con il rilascio di un tag Rfid attivo debitamente inserito nel telaio del cartellone pubblicitario o incollato nell’apposita segnaletica per accessi privati, lavori di tombinatura, occupazione di suolo lungo le strade provinciali e quant’altro.

Una serie di palmari a doppia tecnologia in radiofrequenza per la lettura delle etichette elettroniche così posizionate darà il via a un controllo realizzabile fino a 20 metri di distanza da parte del personale autorizzato a ulteriore sgravio dell’ente provinciale che, qualora incappasse in autorizzazioni attive ma non valide o in autorizzazioni inesistenti, vede ora girato sull’impresa responsabile la rimozione e custodia dell’impianto stesso entro 24 ore.
Ma non solo.

Un premio tangibile a chi è in regola
Convinto che la correttezza vada incentivata, il progetto messo a punto dalla Provincia di Milano esce della logica di penalizzazione a favore di chi rispetta la collettività proponendo l’applicazione di uno sconto del 20% sul rinnovo del canone concessorio per le realtà che, durante il periodo di concessione (normalmente della durata di tre anni) non commetteranno abusi di alcun genere.

Ancora una volta, come a più voci ricordato, per la buona riuscita del progetto sarà fondamentale l’utilizzo della medesima tecnologia da parte di tutte le amministrazioni dei 134 comuni e delle altre 10 province lombarde a cui quella di Milano ha proposto il servizio.

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