L’ombra di Microsoft sul futuro degli Erp nazionali

L’azienda di Redmond ha piani ambiziosi per il settore. Quale sarà il ruolo delle software house italiane non è dato sapere

Marzo 2004, Una crescita che raggiunga i 10 miliardi di dollari entro
il 2011, più del fatturato dei principali concorrenti Oracle e Sap, e
parliamo di una singola divisione. È questo l’obiettivo di fatturato
della Microsoft Business solutions, che distribuisce servizi e soluzioni applicative
professionali alle piccole e medie imprese. Per ora la divisione ha impegnato
Microsoft nel più consistente investimento di sempre: 2,5 miliardi di
dollari per l’acquisizione dei vendor di Erp, Great Plains e Navision. Soprattutto
spese, dunque, e investimenti in risorse, ma ora, dopo l’annuncio del Crm 1.2,
la definizione delle linee di prodotto Erp, Navision per lo Smb e Axapta per
la fascia enterprise, è tempo di iniziare a far quadrare i conti. È
vero che ci sono sette anni davanti, ma i progetti sono realmente ambiziosi.
Un primo bilancio si dovrà fare all’inizio del 2006, quando sarà
reso disponibile Longhorn, la nuova versione di Windows e, contemporaneamente,
quando dovrebbe concludersi il progetto Green. L’ambizioso piano prevede l’unificazione
degli applicativi Erp di Great Plains e Navision, di Axapta, di Solomon, del
Crm e di tutti i moduli che seguiranno, sotto la stessa piattaforma Microsoft.
Uno sforzo di sviluppo gigantesco vista l’estrema eterogeneità delle
singole soluzioni. Questo è il futuro, ma intanto come si sta muovendo
la casa di Redmond? Direttamente verso il cliente finale con la presentazione
di Crm 1.2 e con le iniziative promozionali a supporto. La suite, prima applicazione
business sviluppata su piattaforma .Net, composta dai moduli Vendite e Servizio
clienti acquistabili separatamente, è pienamente integrabile con tutti
gli applicativi di Microsoft (Outlook, Explorer e Office, per esempio). Ma non
c’è solo la sicurezza della integrazione, c’è anche quella dei
requisiti necessari per far funzionare Crm 1.2, per il quale, per esempio, è
necessario avere Sql Server 2000. Solita strategia dunque: con questo abito
non puoi non metterci questa cravatta e magari ti consiglio anche questo paio
di calze in tinta.

Forti promozioni per il lancio del Crm
Saranno disponibili due versioni, Standard e Professional, di Crm 1.2 e la base
di prezzo sarà 4.200 euro per il modulo Vendite con cinque utenze standard,
a detta di molti non propriamente un prezzo concorrenziale. La promozione che
accompagna il lancio della suite prevede un abbinamento con Small business server,
con Smb 2003 Premium (che contiene Sql Server 2000) e il modulo Vendite al 50%
del prezzo totale a listino. Non si tratta dell’unica promozione creata per
spingere il neonato di casa Microsoft, altre iniziative riguardano i bundle
Oem. Microsoft, inoltre, si sta adoperando molto nella evangelizzazione di partner
e sviluppatori. I servizi di consulenza e supporto di Crm 1,2, per esempio,
saranno erogati dai Microsoft certified software advisor: per ora Auron, Brain
Force Software e Microsys. Brain Force Software, tra l’altro, è il maggior
implementatore di soluzioni Navision in Italia ed è dunque partner di
eccellenza Microsoft anche per il suo Erp. Così come Indis, per esempio,
è uno dei partner di distribuzione e sviluppo di Axapta. Four Solutions,
ancora, ci ha raccontato della sua esperienza all’interno del Microsoft business
partner framework. Questi esempi, insieme a ciò che ci è stato
raccontato dai responsabili delle software house che abbiamo interpellato, ci
possono aiutare a comprendere la strategia di Microsoft in questo momento in
Italia. La casa di Redmond organizza incontri, racconta a grandi linee la sua
strategia nel settore delle applicazioni professionali, cerca di creare una
comunità di software house che, almeno per ora, siano solo interessate
allo sviluppo su piattaforma Microsoft. Le reazioni dei partner sono abbastanza
caute. Tutti, o quasi, sono concordi nel dire che Microsoft bisogna tenersela
buona, tutti sanno i numeri del suo installato, la notorietà del brand
(sembra che appena è stato annunciato Crm 1.2 ci sia stato subito un
picco di ordini) e sanno anche che l’azienda di Redmond ha migliorato la stabilità
e la sicurezza delle sue piattaforme, visto il trend di migrazione dei clienti.
Ma nessuno sa qualcosa di fondamentale. Come sarà il rapporto formale
con questi partner? Come saranno i margini? Microsoft collaborerà attivamente
a fare lead generation? Si impegnerà attivamente nella diffusione degli
applicativi sviluppati dalle terze parti? Insomma, il dubbio di tutti è
che l’azienda di Redmond, seguendo il motto "se non lo puoi combattere,
fattelo amico", ora mostri una faccia e successivamente detti delle regole
insindacabili. Staremo a vedere, intanto ricordiamoci: 10 miliardi di dollari
di crescita entro il 2011 annuncia Microsoft per la sola divisione Business
solutions, non certo per i partner.

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