Lo sviluppo del web in Italia: il caso dell’editoria specializzata

Lo Strategic Report di questo mese presenta i risultati di una ricerca condotta in esclusiva dal centro studi di Strategic Management Partners, per conto di ANES -Associazione Nazionale Editoria Periodica e Specializzata- e presentati nel corso del V° …

Lo Strategic Report di questo mese presenta i risultati di una ricerca condotta in esclusiva dal centro studi di Strategic Management Partners, per conto di ANES -Associazione Nazionale Editoria Periodica e Specializzata- e presentati nel corso del V° Forum nazionale ANES tenutosi a Milano lo scorso 18 Ottobre.
L’indagine è stata promossa con l’obiettivo di indagare lo stato dell’arte dell’editoria business to business (b2b) all’indomani dell’avvento del web nel delicato passaggio dall’advertising alla comunicazione, per capire se e come gli editori italiani stiano “cavalcando” il fenomeno web, quali impatti internet abbia avuto sul product mix, sui modelli organizzativi, sulle reti di vendita e sul modello di business, quale il ruolo giocato dai nuovi device e quali gli scenari futuri prefigurabili da qui a 3-5 anni.
La scelta di pubblicare all’interno degli Strategic Report un’analisi così verticale e di dettaglio come quella in oggetto deriva dal fatto che, seppur il contesto editoriale b2b rappresenta un settore verticale caratterizzato da logiche e dinamiche proprie non estendibili ad altri settori, tuttavia, da un lato il fenomeno web è di tale portata da risultare di interesse trasversale ed intersettoriale, dall’altro l’attitudine degli editori verso il web non appare del tutto dissimile da quella che si riscontra in altri mercati/settori.
La diffusione di internet è infatti in costante crescita e le nuove generazioni utilizzeranno sempre di più il web come canale preferenziale, non solo per la ricerca di informazioni e contenuti, ma anche per l’acquisto di prodotti e servizi, con il fenomeno social che giocherà un ruolo di primo piano anche in ottica business. I dati del resto parlano chiaro, il web è ormai accessibile dal 30% della popolazione mondiale e dal 50% di quella italiana, con punte superiori all’80% sulle fasce giovanili.
La crisi economico-finanziaria ha contratto molti mercati, ma non internet che ha invece continuato la sua inesorabile crescita, non solo in termini di numero di utenti, ma anche di investimenti pubblicitari, di vendite online, di modalità di fruizione; l’e-commerce, ad esempio, anche in Italia è continuato a crescere a tassi notevolmente superiori a quelli dei canali tradizionali anche nei periodi di crisi.
Complessivamente l’impatto del web sull’economia italiana è stimabile in circa 56 mld €, pari al 2% del PIL 2010, con ben 17 mld € che sono attribuibili al fenomeno ROPO (research offline, purchase online), ossia quelle vendite effettuate presso il punto vendita finale ma la cui ricerca iniziale si è avviata su internet.
E poi internet non è solamente un canale di vendita, infatti il web è anche un media, uno strumento di fidelizzazione, una fonte di informazioni ed idee, uno strumento di lavoro ed una vetrina sul mondo.
Nonostante i dati relativi ad internet parlino da soli, le aziende italiane mostrano ancora un ritardo strutturale rispetto ai benchmark internazionali, non cogliendo appieno le potenzialità che lo strumento offre già oggi; il ritardo appare ancor più grave laddove si valuti la situazione in un’ottica prospettica, anche solo a 3-5 anni, quando internet sarà ancora maggiormente penetrato nelle abitudini quotidiane ed avrà significativamente consolidato il proprio “ruolo centrale”, anche grazie allo sviluppo della tecnologia che renderà l’accessibilità al web ancora più facile (maggiore diffusione della banda larga) e diffusa (multi device ed applicazioni wi-fi).
La vera sfida per le aziende italiane è pertanto quella di integrare sinergicamente il web con le proprie strutture organizzative e di business, ottimizzando i canali di vendita tradizionali con i nuovi canali, sviluppando nuovi canali di contatto col cliente, favorendo la conoscenza del web internamente ed esternamente al contesto aziendale, rendendo così più efficiente ed efficace la relazione del sistema azienda con clienti e fornitori. L’obiettivo finale deve essere quello di costruire un modello multicanale che sviluppi business valorizzando il cliente, esattamente in linea con quanto fatto da numerosi benchmark internazionali che hanno rafforzato il proprio posizionamento cogliendo appieno le potenzialità offerte da internet.
La ricerca presentata in questo Strategic report vuole appunto essere uno spunto di riflessione sul web, sulle sue potenzialità attuali e future, uno stimolo trasversale ai vari contesti di mercato; in fondo la strada da seguire per le aziende italiane in merito al web è già tracciata, non resta che percorrerla con decisione.

Strategic Management Partners – 01net

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