Lo storage di Symantec passa per le appliance

La società introduce un Nas e un dispositivo di backup per il mondo business. “Ma restiamo un’azienda software” precisa il management.

Anche in Italia sono stati presentati ufficialmente i nuovi NetBackup 5200 e FileStoreN8300 che sottolineano il commitment dell’azienda verso gli appliance.

Si tratta di dispositivi all in one che integrano al proprio interno tutto quello che serve per le funzionalità Nas (FileStore N8300) e backup (NetBackup 5200).

Gli appliance sono in effetti strumenti che stanno sempre più incontrando i favori del mercato per la loro facilità di implementazione, gestione e scalabilità (Idc stima un mercato mondiale superiore al miliardo di dollari nel 2011, per arrivare a 3,7 entro il 2014).

Ed è un terreno dove si scontrano sia gli hardware che i software vendor, partendo da due approcci però opposti. “Gli hardware vendor hanno le macchina e ci mettono sopra l’intelligenza, noi abbiamo l’intelligenza e ci abbiamo costruito sopra la macchina”, spiega Vincenzo Costantino, Senior Manager Technhical Sales Organization di Symantec.

“Questo non vuol dire che siamo l’ennesimo competitor dello storage – gli fa eco Bernando Pelandrani, Commercial & Channel Manager – siamo e rimaniamo una software company”.

Ma vediamo più nel dettaglio le soluzioni. Il FileStore N8300 è intanto un Nas. “I Network Attached Storage stanno soppiantando le Storage Area Network ”, continua Costantino. “Sono più semplici da implementare, facili da consolidare, scalabili e più economici”.

All’interno del FileStore, Symantec ha inserito funzionalità di backup, archivio, snapshot e antivirus (che evita l’utilizzo di una macchina con antivirus a bordo).  Secondo quanto comunicato dalla società, il FileStore 8300 parte da 2 nodi attivi (per arrivare a 6) per una capacità di storage complessiva fino a 1 PB.

Il NetBackup 5200 è invece la soluzione con deduplicazione integrata che, in base a quanto comunicato, può ridurre fino a 50 volte la dimensione del backup.

La deduplicazione può avvenire sul client o sul server. Nel primo caso i dati ridondanti vengono rimossi all’origine, il che si traduce in meno banda necessaria, meno I/O. Nel secondo caso, la deduplicazione si fa sul NetBackup 5200. Si sceglie questa opzione quando i clint non sono sufficientemente potenti a livello di Cpu per gestire la deduplicazione in locale.

L’appliance dispone anche di un’uscita opzionale su nastro per le aziende che vogliono mantenere un approccio ibrido al backup (disco più tape).

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