Lo spartiacque Windows 8

L’arrivo di Windows 8 segna un passaggio importante dalla cosiddetta era WinNT alla nuova era WinRT (Windows Runtime), vale a dire una nuova piattaforma sviluppata per garantire interfaccia e set di API comuni dai telefoni ai server.

Ora che i tempi di rilascio di Windows 8 si fanno più stretti, arriva anche il momento delle riflessioni che esulano dalla pura disamina delle sue funzionalità.

In particolare, da Gartner arriva una riflessione sul significato del passaggio al nuovo sistema operativo.
Secondo la società di analisi, l’arrivo di Windows 8 segna un passaggio importante dalla cosiddetta era WinNT alla nuova era WinRT (Windows Runtime), vale a dire una nuova piattaforma sviluppata per garantire interfaccia e set di API comuni dai telefoni ai server.

Un passaggio decisivo: per Microsoft di fatto una necessità.
Nel momento in cui gli utenti si muovono verso nuovi dispositivi, molti dei quali non a cuore Windows, è fondamentale muoversi verso una piattaforma che abiliti nuove applicazioni ed esperienze utente differenti.
WinRT è la risposta che, grazie alla combinazione di un nuovo modello di programmazione, di una nuova user interface, oltre al supporto legacy con WinNT, consentirà agli utenti di continuare a far girare le loro applicazioni Win32 almeno per i prossimi dieci anni, se pure in ambiente emulato, oltre alle nuove applicazioni.

Ora, anche se è vero e se di fatto è già nelle previsioni l’ipotesi che le imprese abbiano bisogno di tempo per abbandonare il vecchio modello, è altrettanto vero che Microsoft sta già incoraggiando gli sviluppatori ad abbracciare WinRT e la nuova interfaccia Metro.

I tempi per una adozione pervasiva nel mondo delle imprese sono lunghi: si parla di almeno cinque anni, anche se le prime implementazioni partiranno già dal 2013.
Secondo Gartner, le aziende dovrebbero cominciare a introdurre Metro nelle applicazioni che indirizzano l’end user, secondo una logica che mette come prioritario il passaggio per le applicazioni che “guardano” all’esterno per poi approdare anche al backoffice.

In ogni caso, sempre secondo la società di ricerca, entro il 2020 solo il 10% del tempo verrà speso su Win32 e la maggior parte delle applicazioni girerà su Metro.

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