L’It management «medio» di Staff&Line

La società d’Oltralpe, presente da poco in Italia, propone alle medie imprese un asset management (con help desk) attento alla “contabilità”.

Staff&Line è un gruppo nato in Francia 18 anni fa focalizzato sulle soluzioni di It management. Vanta circa 3.000 clienti, tra Europa e Stati Uniti, e ha deciso in tempi recenti una via di espansione in Europa basata sulle acquisizioni: quella di Sight International (specialista in soluzioni per l’inventario degli beni e nella riconciliazione contabile) ha determinato, in particolare, la recente nascita di Staff &Line Italia, realtà che conta su 10 persone operanti nella sede milanese.

It management per Staff&Line significa essenzialmente asset management, ma con alcuni fattori distintivi. «Si parla di gestione dell’intero ciclo dei beni, a partire dalla rilevazione fisica, con controllo delle licenze ed help desk, secondo le prassi stabilite da Itil» ha spiegato Michele Tajè, consulente prevendita e responsabile tecnico della società per l’Italia. Fin qui, forse, nulla di nuovo rispetto alla concorrenza.

Ma Tajè prosegue: «Il nostro prodotto (EasyVista, ndr) è in grado di occuparsi di qualsiasi tipo di bene, dalle scrivanie alle sedie. In sostanza, si abilita l’unione tra cespite fisico e contabile, operazione di riconciliazione che rappresenta sempre un problema». Un’altra peculiarità della soluzione è rappresentata dal target principale, che consiste in realtà medie, con un numero di sistemi compreso tra 250 e 5.000.

EasyVista promette poi facilità di utilizzo e di integrazione, è un prodotto full Web, localizzato e supportato in tutti i paesi europei, ed è strutturato come un unicum: basta aggiornare la licenza per attivare le varie porzioni funzionali. La prima riguarda l’inventario, cioè l’acquisizione dei dati sugli asset con il discovery automatico, con la rilevazione dell’utilizzo dei componenti hardware e software per valutare eventuali sprechi. «Si tratta di una soluzione clientless, in cui viene gestito tutto dal server. Inoltre, c’è la storicizzazione del dato, cioè il confronto temporale tra diverse configurazioni presenti sui client». Ci sono anche un discovery specifico per il protocollo Snmp (per i dispositivi di rete) e uno specifico per Citrix, che verifica l’uso licenze software con accesso remoto.

La seconda porzione funzionale fa perno su tutti questi dati per effettuare l’asset management vero e proprio: gestione del licensing, dei contratti, dei budget. Qui vengono collegate la linea fisica e quella contabile, permettendo di ripartire il Tco sui singoli centri di costo.

Infine, c’è l’It service management, ovvero, sostanzialmente, l’help desk. «Il criterio fondamentale è che l’utente deve essere al centro del processo – ha precisato Tajè -. Un portale Web consente di inserire i propri incidenti, monitorare lo stato della chiamata, accedere a un database di risoluzione dei problemi». L’ottica, è evidente, è quella di massimizzare l’utilizzo self service. Il back office si occupa di gestire le chiamate, che possono essere liquidate a un primo livello, per esempio mediante hot line, oppure necessitare di un livello di supporto ulteriore. Il workflow di processo, precisa Tajè, è totalmente personalizzabile in base al tipo di incidente. Interessante è la possibilità per l’utente di esprimere un giudizio sulla qualità e velocità dell’intervento: «Si tratta di una caratteristica utile nel campo dell’outsourcing – ha osservato il manager – che, del resto, è nostro target principale, insieme a banche ed enti pubblici».

EasyVista offre due modalità di fruizione: una on site, su server con database Sql o Oracle, l’altra in hosting gestito da British Telecom. In questo caso i tempi di rilascio sono più brevi e l’utente non deve occuparsi di gestire la struttura dati. Staff&Line conta molto sul posizionamento della proposta anche in termini di prezzo: per circa 1.000 utenti, ha assicurato Tajè, per la versione on site si spendono più o meno 30.000 euro.

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