L’It business risk visto da Mercury

Sulla base delle esigenze emerse da un’indagine mondiale, la società di Bto rilascia Change Control Managememnt.

Non riuscire a gestire i rischi che gli insuccessi It possono portare al business sembra essere un problema sentito dal 47% delle grandi aziende italiane oggetto di un’inchiesta condotta da The Economist Intellingence Unit per conto di Mercury.

Dalle risposte delle 50 realtà nazionali, che fanno parte di un panel mondiale di oltre 1.000 It executive è emerso un dato piuttosto preoccupante: quello relativo ai risultati dei progetti It.

Rispetto a una media europea del 51%, in Italia ben il 72% afferma che almeno la metà dei nuovi progetti It realizzati negli ultimi due anni non ha portato i postivi risultati attesi dal business, segno che se si innova, il business ne ha tratto poco vantaggio.

Inoltre, tra le iniziative considerate più rischiose, a sorpresa sono emerse per prime le SOA, citate dal 47% del panel italiano, dato poco credibile, dal momento che notoriamente in Italia sono pochissime le implementazioni di architetture service oriented, per cui nasce il legittimo dubbio che gli It executive non sappiano di che cosa si sta parlando. Le altre voci a rischio citate sono l’outsourcing e la sicurezza.

Riguardo ai fronti su cui le società campione sono impegnate per gestire meglio l’It business risk, è merso l’It governance, che in Italia, come ha sottolineanto Aldo Zanetti, amministratore delegato di Mercury, viene vista come un pretesto per mettere ordine alle strutture It e definire i processi che poi consentono all’azienda di operare meglio.
Seguono i Service level management, il Project management office e il dedicated security team.

Come commento finale, secondo Zanetti si è confermata la grossa carenza da parte delle aziende di comprendere quali rischi corre il business quando quotidianamente l’It si trova a dover fronteggiare e inserire nuovi processi, che se mal gestiti possono creare rischi di collisione con altri processi e bloccare il business.

Per questo Mercury, in quanto fornitore di soluzioni per la Business technlogy optimization (Bto), ha lanciato sul mercato Change Control Management, che è in grado di offrire al cliente una visione immediata e completa dei cambiamenti in atto e di individuare eventuali conflitti, in quanto effettua automaticamente l’analisi dell’impatto dei cambiamenti a livello dell’infrastruttura, dei servizi e delle applicazioni, stabilisce priorità, pianifica come mitigare i rischi.

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