L’It al centro di una banca globale

Valorizzare il know how e condividerlo a tutti i livelli dell’organizzazione, era un obiettivo della Cassa di Risparmio di Ferrara (Carife), 1.300 dipendenti e 142 sportelli, fin dalla definizione del suo percorso di internazionalizzazione. E per trasf …

Valorizzare il know how e condividerlo a tutti i livelli dell’organizzazione, era un obiettivo della Cassa di Risparmio di Ferrara (Carife), 1.300 dipendenti e 142 sportelli, fin dalla definizione del suo percorso di internazionalizzazione. E per trasformarsi sempre più in una realtà globale, l’istituto di credito ha considerato l’It una vera e propria strategia. «Addirittura, nel 2006 e nel 2007 – spiega Luca Ricchieri, responsabile della divisione operation di Carife -, in base alle rilevazioni effettuate annualmente dalla Cipa (Convenzione interbancaria per i problemi dell’automazione, ndr), la cifra che abbiamo speso in Information technology ha superato di circa 2 punti percentuali gli investimenti normalmente effettuati da banche di medie dimensioni». In particolare, gli investimenti sono stati operati per migliorare la standardizzazione delle fonti, dei linguaggi e dei formati e per risolvere la frammentazione dei documenti, che risiedevano su diversi database tra loro non collegati. Oltre a un’elevata dispersione delle informazioni aziendali, per svolgere una ricerca nell’ambito delle basi informative erano necessarie 25 query (una per database). In seguito a un’apposita software selection, la scelta di un partner per risolvere questi inconvenienti è caduta su Exalead, in particolare sulla soluzione exalead one:enterprise, un database basato su standard Xml per la catalogazione dei file.

Una riduzione dei costi operativi di ricerca e l’ottimizzazione dell’accesso alle informazioni, sono stati i principali benefici ottenuti dal nuovo sistema. «La componente che per noi ha rappresentato il maggior valore aggiunto – prosegue Ricchieri -, è stata la possibilità di categorizzare in automatico i risultati, funzione determinante per un’immediata reperibilità dei dati». Grazie alla generazione automatizzata e dinamica di categorie e parole chiave, infatti, è possibile scegliere opzioni di affinamento delle operazioni per aiutare l’utente a scremare e contestualizzare i risultati. Il sistema è, inoltre, in grado di ridurre gli esiti a pochi record, selezionando ed escludendo le categorie di appartenenza di ciascun file. «L’adozione di questa tecnologia – continua -, non ha creato difficoltà per gli utenti, che hanno potuto finalmente accedere alle informazioni aziendali in modo semplice, veloce e intuitivo. Ora è possibile indicizzare 20.000 documenti Lotus Notes e file pdf, rendendoli disponibili in tempo reale con una sola interrogazione. I costi, in termini di tempo, sono passati da 25 a 1».

I risultati positivi ottenuti dalla soluzione, hanno spinto Carife a progettare l’estensione della categorizzazione anche alle risorse protette, soggette a policy di sicurezza e di accesso. A questa seconda fase, poi, è probabile che ne segua una terza, con l’auspicio di indicizzare e federare tutti i siti intranet delle aziende bancarie del gruppo, implementando i tool di reportistica già presenti.

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