Linux? Roba da Don Chisciotte

La comunità castigliana-manchega onora il quattrocentenario del capolavoro di Cervantes con una versione di Linux per cittadini e imprese.

Ecco un caso di Pubblica amministrazione che mette a frutto le opportunità dell’open source, con lo scopo di far crescere tecnologicamente la propria comunità di riferimento.


L’assessorato all’Industria e alla Tecnologia della regione spagnola Castiglia La Mancia (Toledo e dintorni) ha rilasciato una nuova versione del proprio software open source Molinux.


Si tratta della release 2.0 del sistema operativo, che ora prende il nome di Sancho, in onore al personaggio del Don Chisciotte, in virtù delle celebrazioni del quattrocentenario della pubblicazione del romanzo di Cervantes. La versione precedente, la 1.2, era conosciuta con il nome di Dulcinea.


Come il precedente, il nuovo sistema opensource, caso già conosciuto di integrazione fra tecnologia e territorio, è gratuitamente a disposizione dei cittadini e delle imprese castigliane-manceghe.


Il sistema consta di una versione chiamata Sancho Live, che consente di utilizzare Molinux ex novo e di una di aggiornamento.


Per lo scambio dei documenti Sancho utilizza il formato Open Document e utilizza il database OpenBase.


Molinux sta viaggiando verso le 100 mila copie utilizzate: 70mila ritirate dagli utenti su cd in occasione del primo rilascio, lo scorso anno, 8mila scaricate dal sito della comunità castigliana, 7mila di Dulcinea su Cd, con 4mila scaricate, insieme alle 3.500 di Live 1.2.


E già nei primi giorni di disponibilità Molinux 2.0 è stato scaricato da un migliaio di utenti.

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