Linux è pronto per l’utilizzo in azienda

Gli analisti invitano i responsabili dei dipartimenti It a non temere le conseguenze delle diatribe legali in corso e non rimandare l’adozione dell’open source in azienda

26 giugno 2003 Nel momento in cui i responsabili It cominciano ad
abbozzare le previsioni di investimento per il prossimo anno, gli
analisti prendono la parola in merito all’open source.
Forrester,

tra tutti, sottolinea che Linux è davvero pronto per l’utilizzo in ambito
aziendale e non è il caso di ritardare gli investimenti e le implementazioni per
l’incertezza rispetto all’esito della causa legale intentata da Sco.
E sono
sempre gli analisti di società come Forrester, Butler, Mate,
che mettono in evidenza 5 buoni motivi per cui Linux è da considerare più che
pronto per le imprese.
Innanzi tutto ha un peso il fatto che il 17%
delle grandi aziende americane già utilizzano Linux.
In secondo
luogo, il kernel Linux è più che pronto per i carichi di lavoro di
un’organizzazione di tipo enterprise
e lo sarà ancora di più con il
rilascio del kernel 2.6 nel corso dell’autunno.
In terzo luogo aziende del
calibro di Ibm, Hp, Red Hat e SuSe sono ormai
perfettamente strutturate per fornire supporto commerciale.
In quarto luogo
i più importanti Isv (prima tra tutti Oracle) stanno da tempo
portando le loro soluzioni su Linux.
Infine, malgrado le cause legali in
corso, nulla è davvero in grado di fermarne l’adozione.

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