L’Internet delle cose con Expo 2015

L’esposizione, in programma a Milano, apre una finestra a una nuova generazione di servizi su Rfid

Nel 2015 si terrà a Milano l’Esposizione Universale 2015 incentrata sul tema: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Si tratterà di un evento di enorme portata: sono stati stimati 20 miliardi di euro d’investimento in infrastrutture, 70.000 nuovi posti di lavoro dal 2010 al 2015, 120 paesi chiamati in veste di espositori, mentre saranno 7.000 gli eventi organizzati per un totale di 29 milioni di turisti in visita nei sei mesi dell’Expo. Tutto questo genererà, secondo le stime, un aumento del fatturato per gli imprenditori milanesi di 44 miliardi di euro.

Anche per la tecnologia Rfid sarà un’occasione. Per la prima volta, infatti, si potrebbe concretizzare in Italia il progetto di una città costruita seguendo il paradigma “Internet delle cose” nel quale sono gli oggetti a fornire informazioni. «Per arrivare a questo servirà una visione globale con una stretta collaborazione fra Regione, Provincia, Comune, aziende fornitrici e utenti» spiega Sergio Perin, vice president marketing & sales di Eximia, solution provider specializzato nelle tecnologie Radio frequency identification. Ma quali sono i campi in cui l’Rfid può essere utile? «Tanti – risponde Carlo Maria Medaglia, coordinatore dell’Rfid Lab dell’Università La Sapienza di Roma -. Basti pensare alla confusione che ci sarà con l’arrivo di tutti i visitatori. Se, per esempio, ognuno avesse una carta Rfid con le informazioni sanitarie, in caso di emergenza gli operatori potrebbero risolvere facilmente diversi problemi». Casi di emergenza a parte, comunque, le prospettive dell’Rfid si muovono su due binari. Quello delle persone e quello degli oggetti. «Bisogna prendere come punto di partenza il fatto che le persone che verranno a Milano non lo faranno solo per l’Expo, ma anche per visitare la città – continua Perin -. Dunque un’idea potrebbe essere quella di mettere a punto un circuito di servizi al quale accedere attraverso una carta Rfid e che, quindi, sarebbero più efficienti e veloci». Niente più abbonamenti classici al trasporto pubblico e negli alberghi dei reader potrebbero leggere le prenotazioni sul tag della carta. I vantaggi saranno anche per le amministrazioni e i fornitori di servizi. Monitorando in tempo reale il flusso di persone si potrà porre rimedio nei casi in cui le risorse andranno in crisi.

Se, poi, si munissero di tag i punti di interesse, come i monumenti, i visitatori potrebbero ottenere informazioni attraverso i cellulari Nfc che nel 2015 avranno una diffusione maggiore rispetto a oggi. Inutile dire che anche nel movimento delle merci l’Rfid potrebbe avere un peso rilevante: sarebbe sufficiente chiedere alle aziende partecipanti all’Expo di munire di tag i prodotti prima di spedirli in Italia, così da migliorare la logistica.

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