Linkem potrebbe lasciare l’asta Lte

Ogfgi ultimo giorno per la presentazione delle offerte. Domani l’apertura delle buste. Una partita a quattro con qualche criticità sul fronte degli 800 MHz.

Potrebbe mancare l’offerta Linkem nell’asta per l’assegnazione delle frequenze radio per i servizi di telefonia di quarta generazione.
Quando mancano poche ore alla scadenza del bando, la notizia che circola è quella di un possibile ritiro del service provider finora candidato solo per alcuni dei lotti disponibili.

Le motivazioni del ritiro sarebbero di tipo economico.

L’asta, dunque, dovrebbe vedere la sola partecipazione di H3G, Telecom Italia, Vodafone e Wind, in concorrenza per aggiudicarsi 25 lotti di frequenze nelle bande 800,1800,2000 e 2600 mHz, ripartiti in 8 blocchi, con diritti d’uso validi fino al 31 dicembre 2029, rinnovabili e non cedibili senza l’autorizzazione del Ministero.

Lw buste dovrebbero essere aperte nella giornata di domani.
La base d’asta è fissata a 2,4 miliardi di euro, anche se le aspettative del ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani sembrano attestarsi sui 3,1 miliardi.

La banda più ambita, sulla quale sembrano concentrarsi gli interessi dei big player, è quella sugli 800 MHz, in parte ancora occupata dalle emittenti locali che non sono ancora migrate al digitale.
In particolare, tra le interferenze possibili sulla banda degli 800 MHz c’è quella con La7, facente parte del gruppo Telecom Italia Media.
In questo caso, c’è chi ipotizza una assegnazione senza rilanci a telecom Italia, che potrebbe decidere di risolvere al proprio interno la possibile, spinosa questione.

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