L’Information Technology esce da Telecom Italia

Le attività It conferite in Ssc, che già occupa dello sviluppo e dell’erogazione di prodotti e servizi Ict per il mercato captive.

È una notizia che lascia qualche perplessità, soprattutto per i risvolti possibili.
Nella giornata di ieri, Telecom Italia ha reso noto che il suo Consiglio di Amministrazione ha approvato il passaggio del ramo d’azienda Information Technology a Shared Service Center (SSC), società di cui detiene il 100% del capitale e che si occupa dello sviluppo e dell’erogazione di prodotti e servizi Ict per il mercato captive.

Al momento Ssc opera con una struttura di circa 2400 professionisti, distribuita su dodici sedi a Bari, Bologna, Firenze, Foggia, Messina, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino, Trento.
Dodici siti fisici, 133 sale sistemi, 33.449 server equivalenti installati per 7.570 Mips.
In questa realtà confluiranno, si legge nel comunicato ”tutte le risorse necessarie all’erogazione dei servizi IT a beneficio di Telecom Italia”.

Anche se Telecom precisa che il conferimento delle attività It in Ssc rientrano nel piano di riorganizzazione avviato ormai due anni fa, gli osservatori si interrogano sul significato che abbia questa decisione, e soprattutto se preluda a una futura cessione d’azienda.

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