L’industria elettronica riparte dal green

Ambiente, diversificazione, risparmio: dal DAC di San Francisco arrivano le linee guida per un settore che sembra voler superare la crisi con determinazione

Si è conclusa a fine luglio la 46a edizione del DAC (Design automation conference), settimana che ha riunito presso gli ambienti del San Francisco Moscone Center aziende, progettisti e stampa specializzata nel campo della progettazione di circuiti e sistemi elettronici, dell’Eda (Electronic design automation) e delle soluzioni basate su silicio. La manifestazione è stata come sempre sponsorizzata, fra gli altri, dall’Association for Computing Machinery (Acm), dal consorzio per l’Electronic Design Automation (Eda Consortium) e dall’Institute of Electrical and Electronics Engineers (Ieee).
Appuntamento stagionale più importante d’America, e senz’altro evento di rilevanza mondiale per quello che riguarda la progettazione elettronica, il Dac ha visto quest’anno un aumento considerevole di visitatori ed espositori, facendo segnare una crescita di più del 12% rispetto alla precedente edizione; ciò in linea con quelli che sembrano essere i segnali di leggera ripresa del settore dopo mesi di difficoltà. Circa 200 le aziende espositrici presenti (considerando i tagli che si sono abbattuti sulla comunicazione e sull’immagine, il dato è senz’altro confortante) e 3250 visitatori all’esposizione oltre a 1890 partecipanti agli innumerevoli eventi e tutorial a pagamento organizzati.

Green electronics
Il Dac quest’anno ha puntato i rifelttori sul volto “verde” dell’industria della progettazione elettronica, con due panel dedicati specificamente all’argomento. Il tema green, che sembra aver poco a che fare con il mondo Eda, possiede in realtà ricadute importanti sui sistemi di produzione.
L’accento è sullo sviluppo di soluzioni relative al risparmio energetico e sul rispetto ambientale per il comparto industriale, interpretato concretamente presso il Dac con diverse proposte: dalla progettazione di dispositivi per il controllo dei consumi energetici (net metering) alle reti di sensori per il monitoraggio di edifici, dagli apparati per la riduzione del consumo energetico dei data center allo sviluppo di sempre più efficienti sistemi di controllo per l’energia nei veicoli elettrici.

Il futuro dell’Eda
Il panel dei Ceo delle tre grandi realtà del settore (Synopsys, Cadence e Mentor Graphics) è stato luogo ideale per discutere di argomenti che – rispetto alle passate edizioni – non avevano quella connotazione tecnica estrema che forse alcuni speravano di ritrovare. Si è discusso principalmente di tematiche economiche e di prospettive per il futuro dell’Eda, tema questo che ben si sposa con un clima di fine di periodo recessivo.
Una delle opportunità che le maggiori aziende specializzate in tool per la progettazione elettronica sembrano tenere in particolare considerazione è la possibile espansione oltre i tradizionali confini del settore (l’industria dei semiconduttori). Il mondo dell’elettromedicale e quello dei sistemi per il risparmio energetico sembrano essere le due direzioni consigliate dal gruppo di esperti, ma vi sono altri possibili sconfinamenti in aree vicine.
Si è trattato anche di risparmio in senso stretto in occasione del panel: i produttori di sistemi Eda si stanno spingendo sempre più verso soluzioni indirizzate a ridurre drasticamente i costi progettuali e, naturalmente, a limitare quanto più possibile il time-to-market con lo sviluppo di nuovi e più flessibili prodotti. Risparmiare e diversificare: ecco le sensazioni che vengono da San Francisco.

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