L’incerto futuro delle user conference in orbita Hp

La casa di Palo Alto intende accorpare tre diversi eventi in uno solo. E i gruppi indipendenti si sentono minacciati.

26 Luglio 2004

E’ maretta nella costellazione Hp.

La volontà della società di riunire, dal prossimo anno, tre appuntamenti dedicati agli utenti in una sola conferenza, che faccia il punto su tecnologia pura e soluzioni, sta creando preoccupazione nei vari user group indipendenti che fino a oggi si sono occupati di organizzare gli eventi.

La principale minaccia percepita riguarda il guadagno derivante dai vari eventi che, in questo modo, andrebbe perso, ma l’accento viene posto anche sulla credibilità di una manifestazione orchestrata in prima persona dal vendor stesso.

L’iniziativa vuole essere la risposta alle richieste provenienti da più fronti, clienti in testa, di poter accedere all’ombrello di informazioni made in Hp (spaziando dall’hardware al software) da un medesimo canale.

La volontà è quella di guidare per mano partner, utilizzatori e dipendenti lungo il percorso della tecnologia.

E la possibilità di assistere agli interventi dei top manager di Hp (ascoltando dalla loro viva voce le direttive e il focus della società) dovrebbe rappresentare il jolly della partita.

La casa di Palo Alto dovrebbe annunciare ufficialmente il proprio intento durante l’Hp World che si terrà a Chicago il prossimo mese e, secondo David Parsons, vice presidente per le Americhe, i diversi user group direttamente “colpiti” nella nuova strategia potrebbero ricoprire un ruolo di co-coordinatore nella messa a punto degli incontri, partecipando alla scelta degli argomenti, del luogo deputato alla kermesse e dei fornitori.

Le prime dichiarazioni rilasciate da Hp vanno nella direzione di consentire ai vari enti di registrare le adesioni dei propri membri (e mettersi in tasca le quote di partecipazione) alla non ancora meglio definita “technical solution conference”.

Ma quanta libertà sarà esattamente attribuita a Encompass, Itug, Open View Forum International e Interex e quanto denaro entrerà nelle loro casse non è ancora dato a sapersi.

Ciò che è certo è che la macchina è entrata in azione, sotto forma di incontri e contatti con i leader dei vari gruppi coinvolti, i cui esiti sono attesi per la fine del mese.

Da par suo, Hp riconosce il valore delle comunità di utenti e la necessità di continuare a supportarne l’indipendenza, apprezzando la loro capacità di offrire input di qualità.

Tant’è che l’eventualità che alcune user conference continuino a brillare di luce propria (col supporto della stessa Hp) è assolutamente non da escludersi.

Lo sconcerto delle associazioni, che temono di essere penalizzate dal nuovo corso, è comunque comprensibile, ma in soccorso accorrono i soliti analisti che sottolineano come la mossa di Hp non debba essere considerata come esclusiva espressione dell’intento di porre al margine le unioni di utenti.

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