L’importanza del Roi

Voci discordanti si sono levate tra i Cio di Amadori, Bauli, Epta e Pam quando si è cominciato a parlare di Roi. Mentre gli ultimi due (Ballerio e Tripoli) lo ritengono importantissimo, i primi (Giovannetti e Cavazza) non lo applicano. «Non si i …

Voci discordanti si sono levate tra i Cio di Amadori, Bauli, Epta e Pam quando si è cominciato a parlare di Roi. Mentre gli ultimi due (Ballerio e Tripoli) lo ritengono importantissimo, i primi (Giovannetti e Cavazza) non lo applicano. «Non si investe in It se non è chiaro il beneficio ottenibile – ha precisato Ballerio -. Il compito più difficile è verificare se, di settimana in settimana, un’azione produce un vantaggio».


Il ritorno sugli investimenti è centrale anche per Tripoli: «Si procede su ciò che serve e che produce risultati. In tanti casi sono misurabili economicamente in altri sono solo qualitativi. Non sempre l’obiettivo è di guadagnare più soldi, a volte i costi si sostengono solo per migliorare le situazioni e in particolare il servizio al cliente».


Cavazza, invece, non collega il concetto di Roi ai Sistemi informativi: «Non ha senso, non stiamo parlando di una linea di produzione. L’investimento viene fatto in termini di servizio, di maggiori informazioni e di velocizzazione". Anche la società per cui lavora Giovannetti non è spinta dal Roi ma guarda alla tecnologia così come a qualsiasi altro tipo di investimento. "Tutto deve dare un contributo, piccolo o grande che sia, alla crescita del valore aziendale», chiosa il manager.

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