L’identificazione nell’e-commerce

Il commercio elettronico, che meraviglia! Sul Web si compra di tutto, libri, dischi, elettrodomestici, automobili, case (si, anche case!), persino pezzi di Luna o addirittura le stelle. Bastano un PC ed una carta di credito e possiamo lanciarci nello s …

Il commercio elettronico, che meraviglia! Sul Web si compra di tutto, libri, dischi, elettrodomestici, automobili, case (si, anche case!), persino pezzi di Luna o addirittura le stelle. Bastano un PC ed una carta di credito e possiamo lanciarci nello shopping più sfrenato restando comodamente seduti nel salotto di casa, salvo fare attenzione alle trappole. Chi garantisce che il venditore sia proprio chi dice di essere? E chi garantisce al venditore onesto che il compratore sia proprio Lui e non uno che ne impersona le fattezze telematiche? Un PC ed una carta di credito: il primo ormai ce l’hanno tutti, la seconda anche, ma dal sito di RealNames, lo scorso anno sono stati sottratti 300.000 numeri di carta e relative scadenze, gli unici due elementi utilizzati per la concessione dell’autorizzazione al pagamento. Pare che anche l’AMEX del signor Bill Gates sia stata “sottratta”: immaginate che cosa si possa comprare con la Regina delle carte di credito? Nessuna paura, la struttura PKI (Public Key Infrastructure) permette l’identificazione certa dei soggetti coinvolti nella transazione, anche se va notato che alcune banche italiane inviano, attraverso email, User e Password da utilizzare per la gestione del proprio conto corrente. Sarà la certificazione delle chiavi pubbliche a risolvere il problema? In linea di massima sì, senza dubbio, ma la strada è ancora lunga. Un’occhiata al sito www.verisign.com fornisce ulteriori elementi di analisi.

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